Le adesioni al progetto sono aperte a produttori agricoli e operatori turistici, economici, culturali, accomunati dall’interesse ad un’azione comune per promuovere il territorio facendo perno sul ruolo centrale del cibo e del paesaggio rurale
È stato formalmente istituito, lo scorso 22 giugno, a conclusione di un lungo iter amministrativo, il nuovo Distretto del Cibo “Amerino Tipico” che, innestandosi sull’esperienza del progetto già in essere denominato “Amerino©. Azioni integrate per la strategia territoriale del cibo del paesaggio amerino”, si propone come nuovo modello di sviluppo dei territori coinvolti.
La nascita del Distretto del Cibo, che si prefigge di favorire la valorizzazione delle produzioni agricole e agroalimentari e, nel contempo, la tutela del paesaggio rurale, con reciproco vantaggio per i numerosi soggetti operanti sul territorio, dalla filiera produttiva all’offerta turistica e culturale locale, ha visto la partecipazione di numerosi enti pubblici firmatari: l’associazione Gruppo d’Azione Locale (GAL) Ternano, Confartigianato Imprese Terni, Confcommercio Imprese per l’Italia – Umbria, Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) Umbria, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della PMI (CNA) Umbria, Federazione Provinciale Coltivatori Diretti Terni.
Hanno inoltre preso parte al procedimento istitutivo del Distretto del Cibo, che si caratterizza per una specifica identità storica e territoriale omogenea, i dieci comuni appartenenti all’area dell’Amerino: Amelia, Alviano, Attigliano, Avigliano Umbro, Baschi, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecchio e Penna in Teverina.
Il Distretto del Cibo di nuova costituzione, che pone al centro dell’azione il valore e il ruolo dei beni agroalimentari, s’inserisce nell’ambito di una progettualità che vede già da molto tempo i comuni dell’Amerino impegnati nell’attuazione di una strategia territoriale fondata sulla collaborazione intercomunale tra pubblico e privato.
Come sottolinea Laura Pernazza, Sindaco di Amelia, “uno degli obiettivi che già in partenza si era prefissato il progetto “Amerino Tipico”, da cui non a caso la nuova realtà del Distretto trae il nome, era proprio che la collaborazione già in essere tra soggetti pubblici e privati del territorio trovasse una prosecuzione e un ideale compimento nell’istituzione di un Distretto del Cibo, nel quale far confluire, come valore aggiunto, la preziosa esperienza di quanto costruito in precedenza, avvalendosi di un rapporto consolidato di virtuosa cooperazione tra realtà imprenditoriali e associative private e pubblica amministrazione”.
Facendo perno sulla rete di relazioni che si sono già intessute nel corso degli anni tra i produttori agricoli e le altre realtà imprenditoriali locali, nell’ottica di una promozione integrata dei prodotti agroalimentari, del paesaggio rurale, delle emergenze culturali, e del territorio nel suo complesso, “le istituzioni” – prosegue Laura Pernazza – “recepiranno i rapporti esistenti e daranno sostegno al Distretto anche con le modalità sperimentate di gestione territoriale e paesaggistica, dando spazio alle esigenze dei produttori attenti alla qualità, abituati a lavorare insieme e in stretta sinergia con il pubblico”.
“Dopo la firma dell’atto costitutivo del Distretto del Cibo da parte dei soggetti pubblici”, conclude il primo cittadino di Amelia, “potranno ora aderire al progetto i soggetti privati, i produttori agricoli e gli operatori turistici, economici, culturali legati al territorio e interessati ad agire insieme per promuoverlo”.
Il Distretto del Cibo “Amerino Tipico”, partendo da un percorso già delineato e da una visione condivisa, ma aperta a nuove collaborazioni, disegna una strategia di innovazione territoriale che, ruotando attorno al ruolo centrale del cibo e del paesaggio rurale, si sviluppa seguendo cinque direttrici: l’innovazione della pubblica amministrazione e delle istituzioni locali, che si mettono in gioco per spirito di servizio alla crescita del territorio; l’innovazione digitale, volta a semplificare e ottimizzare le relazioni attraverso le connessioni assicurate da internet nell’ottica di facilitare l’incontro tra domanda e offerta; l’innovazione del racconto, sperimentando nuove modalità di interpretazione e narrazione delle caratteristiche di qualità dei luoghi; l’innovazione del marketing attraverso la definizione di un brand capace di identificare e rendere immediatamente riconoscibili sia i prodotti che il loro territorio di provenienza; infine la ricerca del pieno coinvolgimento delle comunità definendo sinergie con le istituzioni locali e con le molteplici realtà imprenditoriali e associative che trovano intersezioni operative nei temi del cibo.
Nell’ottica di favorire l’innovazione delle relazioni fra agricoltori e istituzioni comunali e nella consapevolezza del ruolo trainante della pubblica amministrazione, il Distretto del Cibo perseguirà, tra i suoi obiettivi, la costituzione di un ufficio unico dedicato ai temi del cibo, ma anche di quelli, strettamente connessi, del turismo, del paesaggio e della promozione del brand territoriale, con la finalità di valorizzare in modo unitario i luoghi, favorendo anche la nascita di nuove realtà imprenditoriali e associative e con la certezza di poter accedere più agevolmente a finanziamenti dedicati per specifici progetti.
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