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L’agronomo friulano Giovanni Bigot ha messo a punto e brevettato un metodo di valutazione, scientifico e assolutamente innovativo, del potenziale qualitativo di un vigneto, prendendo in considerazione i fattori viticoli che hanno influenza diretta sulla qualità del vino: produzione, chioma, rapporto tra foglie e produzione, sanità delle uve, tipo di grappolo, stress idrico, vigore, biodiversità e microrganismi, età del vigneto. Giovanni Bigot ha presentato in anteprima l’Indice in un incontro svoltosi al Castello di Cigognola nell’Oltrepò Pavese, durante il quale si sono succeduti interessanti interventi del produttore Angelo Gaja e di Stefano Poni, docente all’Università Cattolica di Piacenza.
L’obiettivo principale dell’Indice Bigot è dare ai viticoltori un metodo oggettivo per la valutazione sintetica del potenziale qualitativo di un vigneto, prendendo in considerazione appunto i nove parametri
agronomici più importanti e singolarmente riconosciuti a livello internazionale come fattori di qualità.


Al massimo in un’ora l’Indice Bigot, attraverso l’App 4Grapes, si ottiene l’autovalutazione aziendale che, sottolinea infine l’agronomo di Cormons (Gorizia), permette sia di ottenere una classificazione dei vigneti che organizzare la scelta vendemmiale.

Fonte ANSA


A cura di Roberto Rabachino / presidente@asa-press.com