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L’etichetta a batteria salva il Made in Italy dagli attacchi del nutriscore francese e deli semafori inglesi che penalizzano la dieta mediterranea e le grandi produzioni di qualità Dop e Igp italiane. 

Le etichette nutrizionali che rischiano di affermarsi nell’Unione Europea sotto la spinta delle multinazionali bocciano ingiustamente quasi l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine (Dop) che la stessa UE dovrebbe invece tutelare e valorizzare. Si tratta di sistemi fuorvianti, discriminatori ed incompleti che finiscono per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta.

Si rischia di promuovere bevande gassate con edulcoranti al posto dello zucchero e di sfavorire elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea, ma anche specialità come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma le cui semplici ricette non possono essere certo modificate.

L’etichetta nutrizionale dei prodotti alimentari a batteria – denominato Nutrinform Battery non attribuisce presunti “patentini di salubrità” ad un alimento ma soprattutto esclude i prodotti a marchio IGP e DOP per le specifiche caratteristiche di eccellenza evitando così il rischio di confondere il consumatore con ulteriori segni distintivi in etichetta.

Tutelare i prodotti della dieta mediterranea che si è classificata come migliore dieta al mondo del 2020 su 35 regimi alimentari presi in considerazione da U.S. News & World’s Report’s significa difendere anche il record di longevità dell’Italia in Europa con la speranza di vita alla nascita che raggiunge il massimo storico di 82,3 anni con 80,9 anni per gli uomini e 85,2 anni per le donne.

Fonte Coldiretti


A cura di Roberto Rabachino / presidente@asa-press.com