La fine, o presunta tale, della pandemia, ha finalmente segnato la ripresa degli eventi in presenza, soprattutto di quelli che in precedenza avevano sempre riscosso consensi unanimi e numeri importanti. Tra tutti questi vi è stata, senza dubbio, la 16ma edizione di Vitigno Italia, il salone dei vini e dei territori vitivinicoli italiani. È stata una tre giorni con un fitto programma di incontri, degustazioni e workshop, che si è svolta nei primi giorni di Giugno, con grande successo di pubblico italiano e straniero, e la presenza di buyer internazionali.
Nella eccezionale cornice del Castel dell’Ovo di Napoli, durante tre giornate di splendido sole e temperature estive, oltre 250 aziende per un totale di 1500 etichette, hanno mostrato e fatto degustare al pubblico i loro prodotti. Grazie al grande lavoro del Presidente Maurizio Teti e del suo staff, ancora una volta questa kermesse si è rivelata, pur con le differenze del caso, l’autentica antagonista del più celebrato Vinitaly di Verona, riscuotendo entusiastici consensi e confermandosi evento di tradizione della pre estate napoletana.
Tra le innumerevoli offerte di vini delle più disparate tipologie e territori, vorremmo segnalarne alcune che abbiamo degustato, ma che rappresentano solo piccoli esempi nel mare magnum delle offerte proposte. Gli ottimi Rossi irpini da aglianico presentati da Cantine De Sanctis di Montemiletto e De Lisio di Montemarano in provincia di Avellino, espressione di piccole realtà che lavorano egregiamente, gli splendidi Gragnano di Cantine Federciane di Marano di Napoli, il Greco di Tufo di Calafé, azienda di Prata P. U. (Av), e di Villa Matilde a Cellole (CE), i rosé freschi ed estivi di Cantine Fina a Marsala in Sicilia, i Chianti classici di Carpineto in Toscana, piccole e grandi eccellenze italiane che fanno onore al lavoro dell’uomo e dei territori nostrani.
Tra convegni, incontri e premiazioni, è stato un susseguirsi di eventi nell’evento, confermando ancora una volta la bontà della formula.
Il patrocinio del Comune di Napoli, la collaborazione di Regione Campania, Camere di commercio, FEAMP, MIPAAF, hanno sancito la grande valenza di questa manifestazione, confermandone la natura di “contenitore “ di situazioni di assoluto livello, come la premiazione dei 50 top rosé, o aprendo per la prima volta al mondo degli oli extravergine con un convegno dedicato.
Insomma, una ripresa post pandemia alla grande, che prefigura altrettanto successo per le prossime edizioni di questa manifestazione, autentico fiore all’occhiello e vetrina della vitivinicoltura al Sud.
Testo e foto di Giovanni Spinelli – ASA
Aziende citate nell’articolo