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Puntare sull’innovazione tecnologica dell’agricoltura è ancora più strategico in questo momento, perché può contribuire a fronteggiare i problemi di approvvigionamento grazie a un utilizzo più intelligente delle risorse – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. I dati diffusi dall’Osservatorio Agrifood sono in questo senso molto incoraggianti e compongono un quadro di forte crescita per l’Agricoltura 4.0, in cui l’Italia figura tra i Paesi leader. Investendo sulla digitalizzazione, il settore primario mostra ancora una volta la sua capacità di restare al passo con i tempi. 

È in corso una vera e propria rivoluzione tecnologica, con un giro d’affari per l’agritech di circa 15 miliardi di dollari a livello mondiale – continua Tiso. Un’altra nota positiva è il ruolo dell’Italia, che si posiziona tra i primi dieci Paesi per numero di startup ed è ai primi posti anche per superfici coltivate con tecnologie 4.0. Gli investimenti italiani in questo campo sono passati da 540 milioni di euro di fatturato nel 2019 a 1,6 miliardi di euro a fine 2021. Una crescita che va oltre le migliori previsioni, favorita anche dagli incentivi pubblici. 

Le agevolazioni introdotte attraverso i Programmi di Sviluppo Rurale e il Piano transizione 4.0 stanno centrando i principali obiettivi: l’84% delle aziende agricole dichiara infatti che gli incentivi sono stati decisivi per le loro scelte di investimento. Per compiere un ulteriore passo in avanti è necessario rendere più accessibili le nuove tecnologie alle piccole imprese, che svolgono un ruolo fondamentale per l’economia agricola oltre che per la tutela del territorio e devono poter competere alla pari sul mercato.

Fonte Ufficio Stampa