Il ministero della Transizione ecologica ha accolto la richiesta di ammissione al finanziamento presentata nei mesi scorsi dall’Associazione. “Con questo marchio verranno trasmesse al consumatore tutte le informazioni sull’origine e sui processi produttivi dell’erba medica essiccata e disidratata”, dichiara il presidente Gian Luca Bagnara
La risposta attesa è arrivata il 14 ottobre scorso. Ed è positiva. Il ministero della Transizione ecologica ha accolto favorevolmente la richiesta di ammissione al finanziamento, presentata da AIFE/Filiera Italiana Foraggi (www.aife.eu) nei termini previsti, relativa alla elaborazione di un protocollo che porti alla certificazione “made green in Italy”, lo schema di valutazione e comunicazione ambientale promosso e gestito dal suddetto Ministero, finalizzato a valorizzare le qualità ambientali dei prodotti italiani, tra cui l’erba medica essiccata e disidratata, basandosi su un Regolamento entrato in vigore nel 2018 che definisce le modalità di calcolo e comunicazione delle prestazioni ambientali dei prodotti che intendono ottenere la certificazione.“Siamo estremamente soddisfatti – sottolinea Gian Luca Bagnara, presidente di AIFE/Filiera Italiana Foraggi – l’ammissione al bando, che prevede un finanziamento di 30mila euro, ci mette ora nella condizione di elaborare un protocollo ambientale a cui le aziende interessate nostre associate potranno successivamente aderire per riuscire ad ottenere la certificazione made green in Italy, un riconoscimento grazie al quale le legittime e sempre più pressanti domande che il consumatore si pone sull’origine e sui processi produttivi di quel determinato prodotto, in questo caso l’erba medica essiccata e disidratata, troveranno una risposta completa ed esaustiva. Infatti, il marchio made green in Italy garantirà che il processo produttivo del foraggio trasformato da quella determinata azienda ha rispettato i più elevati standard, che grazie alle sue caratteristiche la presenza di erba medica essiccata e disidratata nella razione alimentare da fornire al bestiame contribuisce significativamente a migliorare il benessere animale e che la sua coltivazione assicura un indubbio beneficio ambientale sia per il fabbisogno idrico richiesto particolarmente contenuto che per il miglioramento del terreno grazie alla sua azione azoto-fissatrice”.
Sono già numerose le aziende associate AIFE/Filiera Italiana Foraggi che nei loro processi di trasformazione di erba medica essiccata e disidratata da tempo adottano standard produttivi molto elevati per ottenere un prodotto di qualità, con il protocollo ambientale in questione che in base a quanto prevede il bando dovrà essere elaborato entro i prossimi 8 mesi, si potrà stabilire come e dove intervenire per migliorare ulteriormente questi standard al fine di ottenere il marchio made green in Italy.
“Ci aspetta un lavoro impegnativo ma al tempo stesso molto interessante – chiosa Gian Luca Bagnara – Il valore che la certificazione made green in Italy assicurerà alle nostre aziende si tradurrà in un importante supporto alla filiera zootecnica nazionale e in un ulteriore fiore all’occhiello per l’erba medica essiccata e disidratata che esportiamo, quantificata mediamente ogni anno in circa il 60% della produzione totale. Con questa certificazione il concetto di sostenibilità ambientale si arricchisce di nuovi e importanti contenuti. Lo dimostra anche il fatto che per la prima volta un Ministero finanzia l’elaborazione di un protocollo. Un inedito che ha un grande significato”.