Trecentocinquanta anni di storia di accoglienza traghettati fino ai giorni nostri con una passione vera per l’ospitalità sono la garanzia di un’esperienza unica. 

Se a questo aggiungiamo la bellezza della Penisola Sorrentina con il suo mare, il sole, il clima, la costa che custodisce grotte e anfratti pieni di fascino e introvabili altrove, ecco che capiamo perché tanti turisti e visitatori arrivano da lontano, principalmente dagli Stati Uniti e tornano e ritornano ogni anno, con la certezza di sentirsi molto vicini al paradiso.

Custode e patron, anima e proprietario di tanta bellezza oggi è Luca Lo Cicero, ultima generazione della famiglia (per parte di madre) che si è tramandata quella che era, a cavallo fra il 1600 e il 1700, una residenza dei Padri Gesuiti dove Vescovi e Cardinali venivano per riposare, meditare e per fare convalescenza, godendo del meraviglioso giardino e agrumeto che si estende fino al mare.

Al Grand Hotel La Cocumella***** ogni mattone, ogni porta, ogni angolo racconta una storia, così come ogni ramo e ogni foglia del giardino. Una vacanza qui vuol dire anche avere voglia di ascoltare e Luca Lo Cicero è uno splendido padrone di casa e un fine parlatore.

Partendo dalle 46 camere (che comprendono 15 suite e 15 junior suite) si scopre che sono tutte ricavate dalle celle del convento che sono state unite per ampliare gli spazi (in futuro saranno sempre di meno per creare un’accoglienza comoda ed esclusiva). Della struttura originaria mantengono quasi tutto; dalle porte, alle bellissime mattonelle dei pavimenti, alle colonne, ai balconi. 

Gli spazi comuni sono di un’eleganza senza tempo… quadri, ceramiche artistiche, vetrate. Con un pozzo nel chiostro (foto sopra) che custodisce una cisterna romana di 25 metri dove venivano recuperate le acque piovane e che fungeva anche da Battistero. Annessa la Chiesa con la sacrestia, oggi uno spazio per relax e letture chiamato Sala Cardinali dove è ancora presente la finestrella che, nei secoli passati, serviva per fornire del cibo agli indigenti.

A La Cocumella ci si nutre quindi di bellezza e di emozioni, ma non solo, l’offerta food & beverage è stupefacente: dal breakfast che viene servito in una elegante sala dedicata (foto sopra), al bar lounge, al pool bar, al beach club (foto sotto), si può esprimere qualsiasi desiderio a qualsiasi ora, accontentati da un servizio superiore.

Sono ben 3 i ristoranti della struttura, ognuno con una spiccata personalità e tutti coordinati dall’Executive Chef Carlo Matarese e dalla sua brigata che riunisce professionisti di età diverse, accomunati dalla stessa passione e dagli stessi obiettivi: rendere omaggio al territorio con un occhio ai trend internazionali, puntare alla qualità massima e non tradire mai la fiducia e le aspettative degli ospiti.

La cucina centrale di oltre 200 metri quadrati ha una pasticceria interna alla quale lavorano due pastry chef che preparano tutto ciò che viene servito, sia per il breakfast che nei ristoranti: dolci da forno come torte e brioche, alta pasticceria e anche creme e gelati, tutto viene preparato internamente utilizzando quanti più ingredienti possibili del frutteto e dell’orto. 

Venendo ai ristoranti, nel corpo centrale il ristorante Scintilla offre una cucina campana e mediterranea  con il pescato fresco, le paste, i vegetali dell’orto interno, la frutta e gli agrumi del giardino.

Il ristorante l’Agrumeto si trova all’ombra del giardino e annesso alla piscina, propone una cucina leggera e curata, prearata espresso e offre ottime pizze dal forno a legna, regno del maestro pizzaiolo Franco (foto sopra).

Infine, sulla terrazza panoramica a picco sul mare, c’è Coku, il primo Robata-Restaurant in Italia, che sposa le tradizioni culinarie mediterranea e nipponica con grande chef-table e cocktail bar per gli aperitivi e il dopocena.

Carlo Matarese davanti alla griglia di Coku e un piatto con pesce fresco


Coku nasce dal genio di Lionello Del Papa, zio di Luca Lo Cicero che, quasi vent’anni fa, fece costruire una enorme robata (antica tecnica culinaria giapponese che utilizza una griglia a carbone per cuocere carne e pesce) che permetteva a Coku di avere una cucina da ristorante nel bellissimo spazio all’aperto a disposizione.

Lionello convocò un giovane e talentuoso chef giapponese con esperienze importanti in costiera, fra le quali un lungo periodo al Don Alfonso. Lo mise al lavoro insieme a Carlo Matarese, supervisionando personalmente ogni creazione culinaria e, dopo mesi di prove, tracciarono le linee di una cucina fushion fra il mediterraneo e il giappone che, ad oggi, rimane unica ed inimitabile, regalando un’experience nell’experience ai clienti di Cocumella e agli esterni che superano spesso di numero gli ospiti della struttura.

Ci sono tante altre chicche tutte de scoprire in questo eden, come la piccola Spa su richiesta, anche per esterni, con hammam sauna e idromassaggio, la palestra e il percorso fra le grotte per scendere al mare. Tutto fruibile da aprile a ottobre. Negli altri mesi si lavora per la manutenzione e per aggiungere ogni anno qualche cosa in più perché, se la perfezione non esiste, La Cocumella riesce ad andarci molto vicino. www.cocumella.com