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La manifestazione è finalmente tornata ad incontrare il suo pubblico internazionale di operatori, media, sommelier e winelover provenienti da tutto il mondo. La grande attesa per l’edizione numero 55 del più importante Salone del vino italiano, svoltasi da domenica 2 a mercoledì 5 aprile, è stata ricca di novità e di appuntamenti imperdibili . Il Vinitaly 2023 ha finalmente segnato un reale e tangibile ritorno alla normalità: dopo tre anni di incertezze portate dalla pandemia questa fiera ha di nuovo condotto a Verona tanti operatori esteri, soprattutto giunti da Asia e Stati Uniti.

Di seguito qualche pillola sui risultati rilevati da aziende e consorzi e su alcuni “fuori salone”di grande interesse.

– Un Vinitaly plurimedagliato per Col Vetoraz. Tra brindisi e abbinamenti preziosi, 93 punti dal 5StarWines e altri due trofei dal concorso IWC al Valdobbiadene DOCG Superiore di Cartizze.

– Demeter Italia, presente  con un proprio stand ospitante una collettiva di 6 aziende vinicole, ha organizzato il Convegno “Vino: il Futuro è Biodinamico”, di assoluto interesse professionale.

– La nuova avventura che Albino Armani ha raccontato al pubblico internazionale vede protagonista il Monte Baldo, il massiccio montuoso veneto che apre le porte al Trentino e che da milioni di anni domina la Vallagarina. Ed ecco il Trento DOC Clé Riserva Dosaggio Zero 2016.

– Presentato il nuovo logo del Consorzio di Tutela del Montecucco con una esclusiva masterclass di vecchie annate a celebrare il 25°di una Denominazione che ha fatto della qualità, della valorizzazione del territorio e dell’unicità del Sangiovese amiatino i propri punti di forza.

– Aria nuova alla cantina Terre Rosse Vallania che si è presentata  con 8 vini; un’occasione unica per assaggiare la nuova produzione dei giovani partners Enrico Verdilio e Giulio Scagliarini con diverse interpretazioni di Pignoletto, Chardonnay, Sauvignon, Merlot e Cabernet Sauvignon.

-“Le cantine consultano la Distribuzione Moderna. Come far fronte alle turbolenze dei mercati ?”. Questo il titolo della 19° edizione della tradizionale Tavola rotonda di Vinitaly su vino e Distribuzione Moderna (DM), con la presentazione della ricerca “Circana per Vinitaly”.Successo.

– In degustazione allo stand del Consorzio di Tutela DOC delle Venezie oltre cento etichette di altrettante aziende socie. Obiettivo 2023: far conoscere di più la DOC delle Venezie nel mercato domestico; un Pinot grigio che non è solo un vino, ma è musica e convivialità del Nordest.

– L’Associazione Famiglie Storiche è stata presente alla kermesse veronese con un’ospite d’eccezione: la giornalista Michaela Morris, che ha guidato il pubblico attraverso una selezione di tredici Amarone, evidenziandone lo stile contemporaneo e lo status di fine wine.

– Lessini Durello e 75°dell’ Estate Teatrale Veronese: Vinitaly sotto il segno della cultura. Per il secondo anno consecutivo rinnovato il gemellaggio con la rassegna del Comune di Verona dedicata a musica, teatro e danza. Apprezzatissimo il “Qui si beve Durello” nei locali del centro.

– Il Consorzio di Tutela Vini DOC Cirò e Melissa ha presentato masterclass, seminari ed eventi fuori salone. La domenica un evento al Teatro Stabile di Verona ha visto protagonisti i vini dei produttori del Consorzio abbinati ai differenti sapori delle cucine regionali italiane: gran pubblico.

– Il Consorzio Asolo Prosecco ha fatto ben conoscere con tante iniziative la denominazione e la sua nota biodiversità. Spazio anche ai cocktails ed alla scoperta del cibo e dei sapori del territorio, con i momenti gourmet curati dalla Trattoria da Burde (Firenze) e dal Caffé Centrale di Asolo.

– Le Morette ha presentato l’edizione limitata del Lugana Mandolara ispirata al Sommo Poeta. L’etichetta è realizzata dal fumettista Gabriele Dell’Otto per la mostra” Il mio Purgatorio. Dante profeta di speranza”, in programma a Verona nei mesi di aprile e maggio a Castel San Pietro.

– Il Consorzio Garda Doc ha presentato alla stampa i due appuntamenti che incarnano il cuore delle proprie attività: Garda Wine Story e Garda Doc a Bordo, che avranno luogo a giugno con l’obiettivo di scolpire nell’immaginario dei wine lovers la denominazione in ottica esperienziale

– Il Seminario avanzato “Come raccontare il vino italiano: Italian wine unplugged 2.0”, tenuto dal Prof. Attilio Scienza sulla storia e la geologia della viticoltura italiana, ha preso spunto dal suo libro che ha raccolto i risultati di studi approfonditi sulle origini delle uve italiane e sul loro DNA.

– Pecorino d’Abruzzo, la forza nel tempo: la masterclass organizzata dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo per giornalisti ed esperti è stata condotta dalla sommelier Adua Villa. Degustate 9 etichette di un vitigno per tanti anni messo da parte in virtù delle sue caratteristiche esuberanti.

– Mamojà, L’Associazione Viticoltori di Mamoiada per la prima volta al Vinitaly, ha presentato 11 produttori e i loro vini: Mertzeoro, Mussennore, VikeVike,  Antonio Mele, Vinzas Artas,Teularju, Francesco Cadinu, Montisci Vitzizzai, Osvaldo Soddu, Giovanni Ladu, Francesco Mulargiu.

Molte stimolanti novità, tante rassicuranti conferme, importanti ed interessanti interconnessioni tra vino e tradizioni del cibo, arte e cultura. Notevoli presupposti per un Vinitaly 2024 ancora più splendente.

Franco Mioni – ASA