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Le parole d’ordine: territorio, turismo, gioco di squadra

Lavorare insieme con le Istituzioni, le imprese locali e gli attori protagonisti del tessuto economico ed agroalimentare del territorio, per rilanciare lo sviluppo della nostra Isola, puntando su un turismo esperienziale che possa trovare nella cucina il suo volano di accelerazione.

Questo il primo impegno dell’Associazione Cuochi Catania,che lo scorso 6 aprile, nella sede storica del Comune del capoluogo etneo, a Palazzo degli Elefanti, ha presentato lo statuto e la programmazione per il 2023 delle numerose attività e degli eventi che la vedranno coprotagonista insieme ad altri protagonisti del territorio di una Rivoluzione del Gusto che possa portare respiro al comparto della ristorazione, ancora sofferente dagli eventi che hanno segnato questi ultimi anni.

Una rivoluzione che sia segno di rinascita, di riappropriazione di una professione che sente il bisogno di ritornare alle sue origini primarie, di ricordare in primis a sé stessa che fare questo lavoro significa: abnegazione, passione, studio, ricerca e sacrifico. Il turismo è cambiato e con esso i bisogni, le aspettative e le richieste dei viaggiatori. Riuscire a intercettarle è importante, creando delle sinergie tra i vari comparti per attuare un’offerta turistica che possa implementare al meglio le risorse che una città Metropolitana come Catania possiede, grazie alle peculiarità dei suoi 58 Comuni che concorrono a dare vita a itinerari che offrono un’eterogeneità di cultura storica, artistica ed enogastronomica.

La conferenza stampa di presentazione è stata aperta dai saluti istituzionali del Commissario straordinario del Comune di Catania, Piero Mattei, che ha rivolto un sentito ringraziamento a tutta la categoria per il grande sostegno che offrono, con la loro professione, alle tradizioni enogastronomiche italiane, sottolineando come la cucina sia ancora una parte fondamentale dell’economia italiana. A fare da eco a queste parole anche il capo di Gabinetto, Giuseppe Ferraro, e il presidente del Consiglio comunale, Sebastiano Anastasi, che si sono mostrati entusiasti del coinvolgimento di una associazione come quella dei Cuochi Catania, che porta avanti le nostre tradizioni a tavola.

“Il nostro incontro giunge in un momento molto delicato per la nostra professione. Dopo decenni, infatti, di programmi tv in cui si è fornita una visione del cuoco e dello chef un po’ distorta e dopo i recenti, tragici anni della pandemia, in cui la ristorazione ha rischiato realmente il collasso, oggi viviamo un periodo di importante transizione. La figura del cuoco – ha sottolineato lo chef Alfio Visalli, presidente dell’Associazione – è da un lato fondamentale per il rilancio economico e turistico di un territorio; dall’altro lato, però, occorre gettare le basi oggi per le figure professionali del domani, valutando le esigenze attuali del settore, i problemi legati all’assenza di personale e del perché siamo arrivati a questo punto. Ogni ristorante, qualunque sia il suo focus, è importante. Che si tratti di un cuoco da mensa ospedaliera o piuttosto di uno chef di una catena alberghiera di lusso, siamo tutti importanti e tutti meritiamo ascolto e innovazione. Ecco perché questa mattina abbiamo voluto con noi anche tanti allievi degli istituti alberghieri, a testimonianza di quanto la Federcuochi tenga alla formazione dei giovani. Voglio anche sottolineare che ciascuno di noi, associato, ha un ruolo fondamentale, poiché attraverso la nostra divisa da Chef rappresentiamo la nostra terra e i nostri prodotti”.

“Anch’io, come l’amico e collega Alfio Visalli, sono stato eletto da poco e ho sentito subito il peso della responsabilità – ha detto lo Chef palermitano Rosario Seidita, presidente dell’Unione Regionale Cuochi Siciliani – ma a trasferirmi grande forza e grande carica ci hanno pensato proprio i presidenti delle nostre Associazioni Provinciali nell’Isola, che rappresentano il tessuto del nostro gioco di squadra. Abbiamo tanto da fare e da lavorare, anche in previsione dell’immediato futuro. Penso al successo della cucina siciliana a livello internazionale e ad appuntamenti prestigiosi come quello del 2025, con Agrigento Capitale della Cultura. Certamente, il cibo e la tavola saranno grandi protagonisti”.

“Porto qui a Catania il saluto del nostro presidente nazionale di Federcuochi, Rocco Pozzulo, e del presidente di FIC Promotion, Carlo Bresciani, con cui lavoriamo quotidianamente per rafforzare sempre di più il nostro legame con le aziende partner e con tutti gli attori protagonisti del territorio – ha detto lo Chef Seby Sorbello, responsabile nazionale degli Eventi Food FIC. – Siamo reduci da un grandissimo successo registrato proprio dalla Federazione Italiana Cuochi al Vinitaly 2023, dove la nostra Federazione gestisce due ristoranti, di cui uno dedicato allo street food, dove abbiamo portato anche prodotti siciliani e dove sono intervenute le più alte cariche del Governo, a cominciare dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e dal ministro delle Politiche agricole e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida. Il sostegno delle Istituzioni, sia nazionali che regionali e locali, è assolutamente importante e prezioso e la Federcuochi ha sempre lavorato in perfetta sintonia con quanti possono valorizzare al meglio la cucina italiana e sostenerla in tutto il mondo. Non dimentichiamo che quando i turisti tornano a casa, la priorità dei loro piacevoli ricordi è dedicata proprio a ciò che hanno degustato in un determinato luogo. Questo deve farci riflettere sull’importanza che ha raccontare la nostra terra attraverso un piatto”.

In giacca bianca e toque da Chef, poi, sono intervenuti tutti i componenti del Direttivo provinciale: la Lady Chef e vicepresidente Alessandra Ragusa, il segretario Chef Nico Scalora, il tesoriere Chef Enrico Lavernier, i consiglieri Rosario Cantarella e Angela Arceri e la responsabile marketing e relazioni esterne, Dott.ssa Roberta Romano. Con loro, anche i Consiglieri regionali di URCS, Francesco Giuliano e Fabio Armanno, e numerosi cuochi professionisti associati, patron di locali e ristoranti rinomati a Catania e provincia, come lo Chef Marco Cannizzaro. Tanti anche i rappresentanti delle aziende partner e gli imprenditori che sostengono il mondo associativo FIC, come Marco Mirabella, intervenuto per Expo srl.

Una presentazione in grande stile, dunque, per l’Associazione Cuochi Catania, che fa capo alla Federazione Italiana Cuochi e all’Unione Regionale Cuochi Siciliani, e che si è presentata alla città puntando su un gioco di squadra e di equilibri per portare avanti un turismo sano, sostenibile, di Brand equity e che sappia valorizzare le eccellenze della nostra Isola.

di Cristina Cocuzza – ASA

foto Ufficio Stampa