“Cultura della legalità e buone pratiche che nascono dai locali e fanno bene a tutti”
Prende il via da Milano, città simbolo delle attività di intrattenimento e dei locali serali, il progetto dedicato alla cultura del divertimento responsabile, promosso dalla Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi e sottoscritto dall’Associazione Nazionale Magistrati. Il progetto “Bevi Responsabilmente” è stato presentato questa mattina a Palazzo Bovara da Lino Enrico Stoppani, Presidente Fipe-Confcommercio, insieme ai sostituti procuratori della Repubblica di Lodi e Bergamo, Sara Zinone ed Emma Vittorio, alla presenza del Prefetto, Renato Saccone, del Questore, Giuseppe Petronzi, di Marco Granelli, assessore alla Sicurezza del Comune di Milano e di Micaela Pallini, presidente di Federvini.
Un parterre istituzionale che non è certo casuale: punto di partenza dell’iniziativa è infatti l’alleanza tra associazioni, istituzioni ed imprese per promuovere consapevolezza e buone pratiche sul territorio, rivolgendosi ai clienti (in particolare ai più giovani), ai gestori dei locali e ai futuri dipendenti delle attività di somministrazione attraverso attività di formazione e informazione.
Secondo l’ultimo rapporto condotto dall’Osservatorio su Giovani e Alcol a Milano, i ragazzi tra i 20 e i 29 anni sono la fascia principale degli avventori nei locali notturni, con una capacità di spesa media tra i 10 e 20 euro a serata per l’acquisto di cocktail o super alcolici. Le regole non bastano per ottenere i comportamenti corretti: il 30% di questo campione ritiene inutili e aggirabili le ordinanze proibizioniste, solo il 30% le ritiene giuste ed efficaci.
“Formazione e informazione – ha sottolineato il Presidente di FIPE Confcommercio Lino Stoppani – sono i binari su cui si deve muovere una cultura del divertimento sano che fa bene a tutti: bere responsabilmente non è semplicemente uno slogan o una trita raccomandazione, è invece un messaggio di senso per i giovani consumatori, un tema di valore aggiunto per i gestori dei locali e un modo per contrastare abusivismo e pratiche scorrette. Promuovere azioni coordinate che remino nella direzione della responsabilità, della legalità e della consapevolezza contribuisce a rafforzare chi lavora nelle regole e il lavoro delle istituzioni che le devono fare rispettare.”