4 min di lettura

La Doc Orcia fa una stima della vendemmia 2020: raccolta sotto la media per quantità, ma la qualità è ottima. 
“C’è da aspettarsi che ne nasceranno vini di grande impatto gustativo e grande piacevolezza, con aromi complessi e fini“. Questo il commento sulla vendemmia da parte del Consorzio del Vino Orcia, splendida realtà nel cuore della Toscana. Una denominazione piccola – 153 ettari di vigneti – ma dalle grandi potenzialità che negli anni si è fatta apprezzare per l’eccellenza dei suoi prodotti e per l’attenzione al territorio.

“Ripartire dal buono e il bello che abbiamo – riporta il  Consorzio Vino Orcia – sembra essere questo lo slogan dell’Italia delle eccellenze, messe a dura prova dalla pandemia di Coronavirus. E la vendemmia non è certo un’eccezione: un raccolto di ottima qualità, ma con quantità contenute rispetto al 2019, che rappresenta per l’Italia del vino e i suoi territori vitivinicoli un punto di partenza e speranza per il futuro”.

La diminuzione delle rese si è verificata un po’ dappertutto. La Doc Orcia segue, in questo caso, un trend nazionale e regionale: basti pensare che la Toscana ha registrato è quella che ha registrato un -21% rispetto al 2019, seguita da Sicilia (-20%), Umbria e Lazio (-10%). A bilanciarla, però, una qualità eccellente. “Qui, tra le colline della Val d’Orcia Patrimonio Unesco, la vendemmia è stata scarsa in termini di volumi, con raccolti decisamente sotto la media, che arrivano in certi casi anche al -25% delle rese medie, ma giudicata all’unanimità ottima in termini di qualità. I grappoli erano sani, nonostante le difficoltà stagionali legate al caldo e alle siccità dell’estate, e alla piovosità dell’autunno, con buoni parametri organolettici”.

La giovane Tenuta Sanoner di Bagno Vignoni ha scelto le dolci colline toscane e una posizione panoramica di straordinaria bellezza per realizzare un interessante progetto volto a produrre eccellenti  vini biologici che esprimono pienamente il carattere e la bellezza del territorio toscano.  Un paesaggio idilliaco circonda sia l’Adler Spa Resort Thermae, nella splendida zona di San Quirico D’Orcia, sia la cantina della Famiglia Sanoner, proprietaria sia del resort che dell’azienda agricola “Tenuta Sanoner”. 
Alla Tenuta si produce con passione una piccola ma preziosa selezione di vini ed olio di oliva biologici. Sui filari si coltivano soprattutto Sangiovese ed Il vino reca il carattere di questo vitigno tipicamente toscano, quindi genuino, elegante e raffinato, per una bevibilità eccezionale.
La posizione della cantina è davvero spettacolare: una terrazza che si affaccia sulle morbide colline della Val d’Orcia, immersa tra olivi e vigneti e dagli ambienti di stile, creata per accogliere al meglio i visitatori. 
I vini della Tenuta recano il nome Aetos che in greco antico significa aquila, la maestosa regina dei cieli, che da sempre è il simbolo delle aziende della famiglia. Sono vini prodotti con impegno e passione, seguendo il disciplinare biologico e i principi della coltivazione biodinamica: sono l’espressione tipica del territorio nel cuore della Toscana, del suo suolo e del suo clima.
Tra i prodotti:
Aetos Sangiovese Biologico Orcia DOC
Aetos Sangiovese Riserva Biologico Orcia DOC
Aetos Rosé Biologico Orcia DOC
Aetos Sparkling Rosè Brut Millesimato
Aetos Olio Extra Vergine di Oliva Biologico 250ml
Aetos Brandy Single Oak. 

La nuova cantina della Tenuta è un vero gioiello architettonico e tecnologico che si apre su una terrazza panoramica con vista spettacolare su tutta la Val d’Orcia
Ma, com’è nato il progetto di questa perla? 
Nel 2007 alla famiglia Sanoner venne proposto un piccolo lotto di terreno sulla collina sopra l’Adler Thermae: tre ettari adatti all’agricoltura, il resto era ricoperto dal bosco. Nel 2009 vennero piantate le prime viti.
A gestire la tenuta sotto l’aspetto vinicolo è Giuseppe Basta, un giovane  nato e cresciuto in Toscana dotato di grande competenza: suo padre lavora da 30 anni nel settore vitivinicolo nel territorio del Brunello di Montalcino. Lo affianca  Alessandro Fonseca, rinomato agronomo fiorentino proveniente da una famiglia di agronomi ed enologi,  fautore dell’agricoltura biodinamica, che considera poco necessari gli interventi  esterni dell’uomo nella gestione dei vigneti. 
È perfettamente d’accordo anche Matteo Giustiniani, giovane enologo esterno della Tenuta Sanoner con una solida formazione acquisita nel Bordeaux e che lavora anche per due aziende agricole toscane di fama mondiale con coltivazioni biologiche e biodinamiche. L’agricoltura biodinamica si fonda sul principio secondo cui gli interventi esterni devono essere per quanto possibile limitati per consentire al processo di crescita di seguire il suo corso naturale.
Solo dopo pochi anni è stato possibile ottenere vini eccezionali come Aetos Orcia Sangiovese DOC, affinato in botti di rovere, Aetos Rosé e lo spumante Aetos Sparkling.L a novità 2020 è lo spumante Aetos Sangiovese Extra-Brut Metodo classico, un vino spumante  metodo classico ottenuto da 100% uve Sangiovese certificate biologiche.

Info:  www.consorziovinoorcia.itwww.tenuta-sanoner.it

Nicoletta Curradi – ASA