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Con i primi caldi la sete si fa sentire, ed è meglio assecondarla. Non è infatti vero che “bevendo si suda di più”; anzi, il nostro organismo ha un bisogno assoluto di regolare la propria temperatura interna attraverso il ricambio di acqua, anche attraverso i pori della pelle.
Per fortuna dunque, la calura estiva ci “insegna” a bere, perché‚ nella fretta degli impegni quotidiani abbiamo disimparato a dare ascolto a questo impulso vitale. L’acqua, infatti, è coinvolta in tutti i processi biologici, quindi il nostro organismo non può funzionare in modo perfetto se non è presente la più semplice ma anche la più importante delle “materie prime”.
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Bere; ma che cosa?
La bevanda che disseta meglio di qualunque altra è l’acqua. L’ideale è l’acqua pura, naturale, senza alcuna aggiunta, nemmeno il CO2 (o “gas”). Una bevanda perfetta è l’acqua del rubinetto se è buona (e nella maggior parte dei casi lo è; altrimenti può essere opportuno utilizzare dei depuratori o filtri, non però l’osmosi inversa). Altrimenti si ricorrerà ad acqua oligominerale o mediominerale, preferibilmente in bottiglie di vetro. La “minerale” imbottigliata ha purtroppo le caratteristiche dell’acqua stagnante; per rivitalizzarla, cioè per arricchirla di ossigeno e rompere le sue lunghe catene molecolari, si può ricorrere ad un semplice trucco: travasarla più volte da un contenitore all’altro, possibilmente facendola cadere da almeno venti centimetri di altezza. Avrà, tra l’altro, un sapore molto più fresco!
– Le bevande zuccherate non fanno che aumentare il senso di sete, entro poco tempo dal loro consumo, così come anche gelati e ghiaccioli ingannano il palato, ma solo per poco tempo.
– Il caffè e in certa misura anche il tè hanno effetto diuretico, quindi il beneficio idratante dell’acqua viene annullato.
– I succhi di frutta sono “alimenti concentrati” più che bevande; meglio diluirli con acqua, o bere dell’acqua subito dopo.
– Le tisane possono essere considerate alla stregua dell’acqua, quanto ad effetto dissetante e “reidratante”. Gli infusi di karkadè o di rosa canina per esempio, entrambi di piacevoli tonalità rosa o rossa e ricchi di vitamina C, sono particolarmente rinfrescanti.
– Le “bevande per sportivi” promettono di reintegrare la perdita di sali minerali e elettroliti; il sudore infatti non è solo acqua ma contiene anche scorie metaboliche da eliminare e appunto, una piccola quantità di sali minerali. Purtroppo non tutte queste bevande specifiche sono veramente utili, e spesso il loro sapore non è invitante. Una alternativa naturale sicuramente più economica: succo o centrifugato o estratto fresco di verdura o di frutta, diluito con acqua; oppure acqua con un cucchiaino di succo di limone per ogni bicchiere, eventualmente aggiungendo una puntina di miele vergine.
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La temperatura della bevanda non incide sostanzialmente sull’effetto dissetante, quindi regna sovrano il gusto personale. Però è meglio evitare le bevande ghiacciate, specie quando si è accaldati, per non rischiare una congestione.
Il cibo aiuta se…
– non è eccessivamente salato, zuccherato o piccante; altrimenti aumenta la sete e il fabbisogno di acqua;
– dà un apporto notevole di acqua. Frutta, insalate e verdure crude saranno quindi i grandi favoriti, sulle mense estive;
– non è troppo “concentrato”; la minestra in brodo è da preferire ai primi asciutti;
– è di facile digestione; in estate è meglio evitare i fritti e i cibi molto grassi.
Quanto bere?
Una persona adulta di peso medio dovrebbe bere intorno a un litro e mezzo di acqua al giorno. Però con le temperature esterne in aumento, il fabbisogno d’acqua è decisamente maggiore, e chi fa attività fisica deve essere particolarmente attento a non “restare all’asciutto”.
Prudenza per chi
Ha patologie renali. Il fabbisogno di acqua può essere particolarmente grande, ma è prudente aumentare la quantità solo gradualmente, dopo consultazione con il medico.
Il momento migliore
Per cominciare bene la giornata, bere uno o due bicchieri d’acqua subito al risveglio.
Poi ad intervalli regolari durante la giornata.
Bere a piccoli sorsi disseta di più di un bicchiere buttato giù d’un fiato!
Durante i pasti invece è meglio moderarsi nel bere, per non interferire con una buona masticazione, insalivazione e digestione.
(Pubblicato su Il Giornale)
A cura di Gudrun Dalla Via / dallavia@asa-press.com