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La Sanguinello è una varietà della cutilvar autoctona siciliana Arancia Rossa di Sicilia, un IGP che comprende anche le varietà Tarocco e Moro e deve il suo nome al caratteristico colore della polpa. Le coltivazioni di Arancia Rossa di Sicilia sono concentrate in 33 comuni delle province di Catania, Siracusa e Enna e la Sanguinello, la più tardiva, viene raccolta fino a aprile-maggio e si riconosce dal colore arancio intenso con screziature rosse che contraddistinguono sia la polpa sia la scorza. Il frutto, che ha polpa quasi priva di semi, deve la sua tipicità alle particolari condizioni climatiche e del territorio della zona di produzione; infatti, le stesse varietà coltivate altrove hanno colore e caratteristiche organolettiche diversi. Questa arancia è molto succosa ed è quindi l’ideale per le spremute, che andrebbero però consumate appena pronte perché non se ne perdano le benefiche proprietà. L’arancia è infatti ricca in particolare di preziosa vitamina C, ma anche A e gruppo B, K e PP, sali minerali, fibre e antocianine. Ha inoltre proprietà antiossidanti ed è indicata in caso di diabete e obesità. Le calorie sono circa 35 per 100 g di polpa e circa 50 per 1 dl di succo.

Siracusa. Parco Archeologico

IL TERRITORIO

La zona orientale della Sicilia, dove sono situati gli agrumeti del Sanguinello IGP, è caratterizzata da grandi e importanti zone archeologiche e storiche. Come il centro barocco di Catania, patrimonio Unesco, così come quello di Siracusa, anch’esso barocco e patrimonio Unesco insieme alla Necropoli Rupestre di Pantalica e alla bellissima cittadina di Noto, un altro splendido esempio di barocco. Pregevole inoltre l’acropoli di Enna. Gli agrumeti e le altre coltivazioni che rendono verde questa parte della Sicilia sono particolarmente favoriti dalle speciali condizioni climatiche e ambientali derivate da un’alta insolazione diurna che le correnti che scendono dall’Etna fanno abbassare durante la notte. L’Etna, anch’esso patrimonio Unesco, è il vulcano più alto e attivo d’Europa ed è abitato fino all’altezza di 1000 metri, mentre boschi e coltivazioni si estendono fino a circa i 1500 metri per sfruttare il terreno reso particolarmente fertile dai detriti vulcanici.

Monte Etna

L’ACQUISTO

I frutti debbono essere pesanti, con la buccia tesa e aderente alla polpa. Le arance non trattate si possono riconoscere dalla scorza opaca e non troppo sottile, di colore naturale anche se acceso. Se la buccia è eccessivamente lucida e appiccicosa è di solito indice di un trattamento conservativo. La presenza di picciolo e foglie verde brillante è invece indice di freschezza.

LA CONSERVAZIONE

Tenuta in ambiente adatto, cioè abbastanza umido e con una temperatura tra 6 – 10 °C, l’arancia si può conservare fino a 3 mesi.

IN CUCINA

L’arancia Sanguinello è perfetta per preparare salutari spremute, grazie al delizioso gusto della polpa ma anche alla sua grande resa che sfiora il 40%. Per una resa ancora maggiore è meglio non spremere le arance quando sono ancora molto fredde ma dopo averle tolte per tempo dal frigorifero. Eventualmente, prima di tagliarle, si possono tuffare per qualche istante in acqua calda o farle rotolare alcune volte sul piano del tavolo tenendole premute con il palmo della mano.

Il succo dell’arancia è adatto anche per aromatizzare e sgrassare le preparazioni a base di volatili, pesce bianco, crostacei e maiale, mentre divisa a spicchi o tagliata a fettine l’arancia decora i dolci e arricchisce le insalate verdi o miste con altre verdure crude, come per esempio i finocchi. Insolita e molto gradevole anche l’insalata di sole arance, pelate a vivo, affettate e condite con olio, sale e pepe, aggiungendo eventualmente cipollotti a fettine e olive.

Per pelare le arance a vivo è necessario asportare la scorza arrivando fino alla polpa ed eliminando anche la pellicina bianca. A questo punto, per staccare gli spicchi, basta inserire verticalmente la punta del coltellino ai lati di ciascun spicchio, tra pellicina e polpa.

La scorza, se garantita edibile da produttore e venditore, cioè senza trattamenti chimici, è perfetta per aromatizzare dolci, bevande e pietanze, prelevando con il pelapatate la sola parte colorata. Si utilizza per la preparazione di canditi e, lasciata essiccare e inserita nel contenitore, può profumare lo zucchero per dolci e bibite. Prima di utilizzarla sciacquatela con cura sotto l’acqua corrente e asciugatala. Per una pulizia ancora più approfondita, soprattutto se la buccia è molto rugosa, spazzolatela sotto l’acqua corrente con sapone di Marsiglia poi sciacquatela e asciugatela.