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La Liguria vanta 8 Denominazioni di Origine Controllata: Rossese di Dolceacqua, Ormeasco di Pornassio, Riviera Ligure di Ponente, Valpolcevera, Golfo del Tigullio-Portofino, Colline di Levanto, Cinque Terre e Colli di Luni. 

All’estero il vino ligure è meno conosciuto, rispetto ai vini toscani e piemontesi, soprattutto perché le realtà di produzione sono per la maggior parte piccole, con gestione familiare, quindi una promozione costosa è più difficile da realizzare.

La viticoltura realizzata su parcelle che arrivano a pendenze del 30 % (le gare ciclistiche in montagna arrivano al 12%) ovviamente non può produrre vini a basso costo, quindi punta sulla qualità e sulla identità – insomma, un vino per intenditori. Però i turisti, sia italiani che stranieri, che visitano la Liguria e magari anche qualche vigneto e cantina, si innamorano di questa realtà e diventano “fedeli consumatori”.  L’enoturismo infatti è già una importante realtà, in costante crescita, con 15 milioni di presenze del 2022, al punto che i Comuni stanno cercando soluzioni per gestire in modo più funzionale il flusso di turisti, il quale rischia, in alcuni momenti dell’anno, di mettere in crisi alcune località molto piccole ma molto frequentate.

Una regione come la Liguria ha un clima che rende piacevoli i soggiorni per quasi tutto l’anno, quindi l’enoturismo potrebbe essere promosso anche al di fuori delle settimane “classiche” delle vacanze, puntando sempre più sull’aspetto culturale ed allargando l’esperienza ad altre attività/emozioni, come per esempio gastronomia, ricreazione, sport, visite a musei, concerti eccetera. Molti spunti in questo senso sono stati forniti, in occasione della manifestazione Mare & Mosto, da Andrea Carpani, della vendipiuvino marketing, supporto@vendipiuvino.com.

Solitamente ci si aspetta che un vino ligure sia bianco. In realtà, solo il 60% di quello prodotto è bianco, e quasi il 40 % è rosso, più una piccola percentuale (che però è in aumento) di rosato. Una menzione a parte meritano i passiti. Le colline assolate delle Cinque Terre, e non solo, si prestano all’appassimento e regalano vini particolarmente aromatici.

A cura di Gudrun Dalla Via – dallavia@asa-press.com

Foto Marco Levaggi