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In termini di bottiglie certificate, che rispetto al 2021 hanno registrato un ulteriore incremento del 43%, addirittura migliorando il già lusinghiero +30% dello scorso anno rispetto al precedente. I numeri li dà il Consorzio Tutela, l’unico incaricato per legge a vigilare, tutelare e promuovere l’oro nero modenese fin dal 2009.

Parlando con i dati, sono state ben 145mila le confezioni certificate dalla filiera dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop, e ciò rappresenta un segnale di ulteriore incoraggiamento per il comparto, dopo i difficili anni contraddistinti dalla pandemia.

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop sembra quindi al momento navigare in acque tranquille, potendo contare su buone giacenze di prodotto nelle batterie di botti che, per il lungo invecchiamento a cui l’Aceto Balsamico Tradizionale deve sottostare, rappresentano un fondamentale sostegno alla produzione delle annate future.

a cura di Roberto Rabachino
Fonte e immagine ANSA T&G – Prodotti tipici