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La consegna del premio ad Aurora Caravello con lo Chef stellato Accursio Craparo (foto di Eleonora Gardenghi)

La giovanissima Aurora Caravello si è aggiudicata il Premio Speciale della Stampa durante la Prima Edizione del concorso dedicato agli studenti degli Istituti Alberghieri ideato dalla giornalista Clara Mennella e che ha avuto ASA Associazione Stampa Agroalimentare fra i principali sostenitori e media partners.

Il concorso NewHorecaGeneration si è svolto nello scorso mese di maggio e, per partecipare, i ragazzi dovevano presentare una ricetta e un tema scritto nel quale raccontarsi ed esprimere le proprie ambizioni e ispirazioni in merito al futuro.

Fra tutti i lavori presentati, il tema di Aurora è risultato quello più completo, emozionante e ispirato.

La giuria tecnica non ha avuto dubbi nel premiare questa giovanissima che frequenta il terzo anno dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione IPSSEOA Karol Wojtyla Catania diretto con grande professionalità e passione dalla Preside, Professoressa Daniela Di Piazza.

Ecco il tema in versione integrale:

Come immagino il mio futuro nella ristorazione

Se dovessi immaginare il mio futuro nell’ambito della ristorazione mi vedrei come una persona preparata, sicura di sé e con una buona formazione, una ragazza che ha viaggiato in giro per il mondo e ha arricchito il proprio bagaglio non solo di nuove conoscenze ma anche di nuove esperienze. Viaggiare per me vuol dire conoscere altre tradizioni gastronomiche, scoprire nuovi piatti, spezie e alimenti ma anche acquisire la capacità di abbinare le diverse tradizioni creando piatti interessanti ed innovativi. Dopo un ricco e interessante periodo di formazione mi piacerebbe diventare uno chef stimato, titolare di un ristorante rustico in zona etnea, luogo pieno di storia e di paesaggi meravigliosi. Avevo pensato al comune di Linguaglossa, una località alle pendici del vulcano.

Questa idea ho iniziato a svilupparla verso l’inizio del terzo anno dell’istituto alberghiero, scuola che frequento, quando, grazie anche a progetti, banchetti ed esperienze lavorative offerte dalla mia bellissima scuola, ho capito veramente quanto bello possa essere questo mestiere che, se svolto con passione e amore ma anche facendo grandi sacrifici, può regalarti molte soddisfazioni.

Ho scelto come zona la montagna, in particolare Linguaglossa, perché fin da piccola passavo sempre lì le vacanze invernali. Per quanto riguarda la scelta dello stile rustico, lo ritengo semplicemente più adatto a me, rispecchia maggiormente il mio carattere e la mia personalità, rispetto ad una scelta più metropolitana e di tendenza.

La Prof.ssa Daniela Di Piazza, dirigente scolastico dell’IPSSEOA Karol Wojtyla

Il mio ristorante lo immagino accogliente, caldo come una casa, luogo nel quale i miei clienti devono sentirsi riempiti di attenzioni e coccolati, con una struttura interna in legno, tavoli compresi, arricchiti da un centrotavola di fiori di stagione, un bel camino, quadri antichi, decorazioni naturali nella sala, realizzate con fiori, castagne, piccole zucche, e spazi dove poter apprezzare comodamente un buon caffè o un aperitivo.

All’esterno, nelle stagioni estive vorrei creare uno spazio dedicato al divertimento dei più piccoli, con giochi sicuri e fatti con materiali naturali, e perché no? Anche un piccolo spazio dedicato alla vendita dei miei prodotti, come biscotti, marmellate, conserve, paste ripiene e tanto altro realizzato da me e dai miei collaboratori.

La mia passione per la cucina nasce quando avevo 4 anni, e la domenica mattina, a casa dei miei nonni paterni, guardavo mio nonno cucinare per tutta la famiglia. 

Io lo osservavo e stavo in piedi su un piccolo sgabello di legno seguendo attentamente, passo dopo passo, tutti le fasi per preparare le polpette al sugo, da sempre uno dei miei piatti preferiti.

Da quel momento non ho più smesso di cucinare, sperimentando e usando tutto ciò che trovavo nel frigorifero, valorizzando ogni singolo ingrediente ed evitando lo spreco di cibo.

Con questo progetto mi propongo di ricreare un ambiente confortevole che favorisca una condizione di benessere per i miei clienti, con un menù fisso ma facilmente variabile.

Un’occasione per sperimentare sapori nuovi, in un ambiente familiare dove si è sicuri di trovare ciò che si ama, spinti anche dalla curiosità di provare sapori nuovi.

Mi piacerebbe che ogni cliente possa diventare un amico e, andando via, dica “ci vediamo presto” o “alla prossima”, sicuro di trovare sempre l’assoluta freschezza di prodotti a kilometro 0.

Il mio motto è: Se fai quello che ti piace è libertà, se ti piace quello che fai è felicità!!!

Aurora Caravello – III O EN IPSSEOA Karol Wojtyla Catania 

di Clara Mennella – ASA