L’uovo di quaglia, riconoscibile per il caratteristico guscio scuro maculato, è prodotto da quaglie allevate della varietà C. japonica. E’ sconsigliato consumare le uova di quaglie selvatiche poiché potrebbero essere contaminate e inoltre si andrebbe a depauperare la popolazione della specie. L’uovo di quaglia pesa circa 20-30 g (9-10 g se sgusciato) ed è reperibile abbastanza facilmente nei mercati e supermercati. Le sue proprietà nutrizionali sono circa 160 calorie per 100 g, è ricco di sali minerali (in particolare ferro, fosforo, zinco) e di vitamine (A e D, ma soprattutto B), però ha anche un elevato livello di colesterolo, di parecchio superiore a quello dell’uovo di gallina. Grazie al suo importante apporto di amminoacidi e omega è molto nutriente ed energetico.
L’ACQUISTO
Viene venduto tutto l’anno in genere in confezioni di 12-18-20 pezzi.
Per controllarne la freschezza, il metodo è quello suggerito per le uova di gallina: immergete l’uovo in un recipiente con acqua: se va a fondo è molto fresco e si può consumare anche crudo o ancora semiliquido, se resta in piedi con la punta in alto va cotto bene, se galleggia è da scartare.
Una volta sgusciato l’uovo non più fresco ha camera d’aria sgonfia, albume liquido, tuorlo privo di turgidità e facile a rompersi.
LA CONSERVAZIONE
In frigorifero fino a circa un paio di settimane.
IN CUCINA
L’uovo di quaglia ha gli stessi utilizzi di quello di gallina, sempre tenendo presente che ne occorrono 4-5 per raggiungere il volume di un uovo di gallina. Grazie alle sue ridotte dimensioni è l’ideale per preparare antipasti e stuzzichini molto decorativi.
Guscio e membrana sono piuttosto duri; per sgusciare l’uovo più facilmente può essere d’aiuto incidere il guscio a metà facendovi scorrere sopra un coltello seghettato, senza premere eccessivamente, e poi battere il lato con la spaccatura ottenuta sul bordo di una ciotola.
Per cuocerlo alla coque bastano da circa 90 secondi a 2 minuti mentre per rassodarlo occorreranno 4 minuti circa. In entrambi i casi immergerlo in acqua bollente e leggermente salata.
Le uova di quaglia si consumano anche crude, all’ostrica con sale e succo di limone, ma non sono la ricetta più consigliata. Più igienico alla coque, forando poi la punta del guscio con un ago per poterne bere il contenuto.
UN’IDEA PER PASQUA
Malgrado il guscio scuro, le uova di quaglia si possono colorare come quelle di gallina, senza doverle decorare ulteriormente grazie alle macchie scure del guscio che vengono evidenziate dal colore.
Per colorarle si utilizzano i pratici coloranti alimentari che sono ormai reperibili abbastanza facilmente anche nei supermercati.
Se preferite il vecchio metodo casalingo che prevede l’impiego di verdure e spezie, seguite i consigli dell’articolo dedicato alle uova di Pasqua del numero 4 del Magazine ASA di marzo 2018 (https://issuu.com/asa-magazine/docs/asa4)
A cura di Enza Bettelli / asa.web@asa-press.com