DOP IGP 20% del valore agroalimentare nazionale. Export per la prima volta oltre 9 miliardi
Comparto Food DOP IGP: superati i 7 miliardi di euro alla produzione, export più che triplicato dal 2008.
Il Vino IG sfiora i
9 miliardi di euro di valore dell’imbottigliato, export vale l’87%
del totale vinicolo italiano.
La #DopEconomy italiana
si conferma driver fondamentale e indiscusso dei distretti
agroalimentari del nostro Paese. Lo certifica il XVII Rapporto
Ismea-Qualivita che nella sua analisi sui dati produttivi 2018
registra una ulteriore crescita che si inserisce nel trend degli
ultimi dieci anni per il settore Food e Wine DOP IGP, con un valore
alla produzione delle oltre 800 Indicazioni Geografiche che
per la prima volta supera i 16,2 miliardi di euro (+6,0% in
un anno) e con l’export che scavalca la soglia dei 9 miliardi
di euro (+2,5%), grazie al lavoro di oltre 180.000
operatori e l’impegno dei 285 Consorzi di tutela
riconosciuti.
#DopEconomy: il peso nell’economia agricola italiana
Il valore di 16,2 miliardi di euro della produzione certificata DOP e IGP agroalimentare e vinicola nel 2018 mette a segno un +6,0% rispetto all’anno precedente e conferma un trend di crescita ininterrotto negli ultimi dieci anni per il comparto. Un incremento di un miliardo in un solo anno del valore alla produzione per il Food e Wine DOP IGP italiano, con la #DopEconomy che arriva a fornire un contributo del 20% al fatturato complessivo del settore agroalimentare nazionale. Crescita trainata dalle performance del comparto vino (+7,9% valore alla produzione dell’imbottigliato), ma ottima è anche la tendenza dell’agroalimentare (+3,8% valore alla produzione).
Export DOP IGP: ruolo guida per il made in Italy di qualità
Le DOP e IGP
agroalimentari e vitivinicole consolidano il loro ruolo guida della
qualità agroalimentare “made in Italy” all’estero, con un
export di settore che per la prima volta raggiunge e supera i 9
miliardi di euro nel 2018. Una crescita che vale il +2,5% in
un anno, mantenendo stabile la quota del 21% nell’export
agroalimentare italiano. Il contributo maggiore a questo risultato è
fornito dal comparto dei vini con un valore di oltre 5,4 miliardi
mentre più stabile è il valore delle DOP e IGP agroalimentari che
si attesta sui 3,6 miliardi per un +1,2% annuo.
Impatto territoriale: valore diffuso fra piccole realtà produttive e grandi distretti
L’analisi degli
impatti economici territoriali elaborata nel Rapporto Ismea-Qualivita
2019, mostra come tutte le province in Italia hanno una ricaduta
economica dovuta alle filiere IG agroalimentari e/o
vitivinicole, un sistema che caratterizza tutto il Paese anche se la
concentrazione del valore è forte in alcune realtà: le prime
quattro regioni per impatto economico si trovano al Nord Italia
e concentrano il 65% del valore produttivo IG e le prime cinque
province superano la metà del valore complessivo generato a livello
nazionale dalle filiere Food e Wine DOP IGP. Si contano cinque
regioni sopra 1 miliardo € di valore generato dalle IG.
Food DOP IGP STG: prima volta valore oltre 7 miliardi, export +218% dal 2008
Nuovo record per
l’agroalimentare italiano DOP IGP STG che nel 2018 raggiunge i 7,26
miliardi di euro di valore alla produzione e cresce
del +3,8% rispetto al già positivo 2017, con un trend
del +43% dal 2008. Il valore al consumo pari a 14,4
miliardi di euro conferma il risultato dell’anno precedente,
mentre continua la crescita sul fronte export che per il comparto
Food IG raggiunge i 3,6 miliardi di euro per un +1,2% su
base annua con le esportazioni agroalimentari DOP IGP che dal 2008
hanno registrato ogni anno una crescita in valore (+218% in
totale). Un terzo delle esportazioni in valore è verso Paesi
Extra UE (33%), mentre i mercati principali si
confermano Germania (20%), USA (18%)
e Francia (15%).
Vino DOP IGP: 8,9 miliardi il valore imbottigliato, export 5,4 miliardi
Grande crescita
anche per il valore alla produzione dei vini IG sfusi a 3,5
miliardi di euro (+9,1% su base annua), con l’imbottigliato
che raggiunge 8,9 miliardi di euro (+7,9%). La produzione
complessiva resta sotto la soglia dei 25 milioni di
ettolitri con tendenze opposte tra le DOP che superano i 16
milioni di ettolitri (+7,4%) e le IGP ferme a 8,3 milioni di
ettolitri (-10,3%). La trasformazione di alcune IGP e
l’introduzione di nuove DOP, hanno contribuito ad affermare queste
ultime nell’assetto geografico e quantitativo nazionale. Ancora
bene l’export che nel 2018 raggiunge 5,4 miliardi di
euro (+3,5%) su un totale di 6,2 miliardi del vino italiano nel
suo complesso: i vini DOP IGP rappresentano il 74% del
totale export vinicolo italiano in volume e l’87% in valore.
DOP IGP STG nel mondo: oltre un prodotto su quattro è italiano
A fine 2019 l’Italia
conferma il primato mondiale per numero di prodotti certificati
con 824 DOP, IGP, STG nei comparti Food e Wine su 3.071
totali: oltre un prodotto su quattro registrato come DOP, IGP, STG
nel mondo è italiano. Nel 2019 sono state registrate 32 nuove
IG nel mondo, 24 Food (fra cui l’Olio di Puglia IGP
in Italia) e 8 Wine (fra cui il Nizza DOP in Italia), con i
numeri maggiori in Spagna (+7), Croazia (+4), Regno Unito, Italia,
Francia, Grecia, Austria, Romania (+2). Nel 2019 l’Italia raggiunge
la soglia dei 300 prodotti Food DOP, IGP, STG: anche questo un
primato mondiale (il secondo Paese è la Francia con 251
prodotti Food IG).
Il Rapporto Ismea Qualivita 2019 (link)
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