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Il brand è fra i più conosciuti dai consumatori italiani grazie alla presenza massiccia in tutta la grande e media distribuzione nazionale e, ovviamente, anche per il gradimento riscontrato dai prodotti Biraghi, azienda da sempre orientata verso il consumatore domestico e le sue esigenze quotidiane.

L’azienda casearia piemontese con sede a Cavallermaggiore in provincia di Cuneo, fondata nel 1934 da Ferruccio Biraghi e condotta sempre dalla famiglia fino all’attuale quarta generazione, ha saputo mettere in atto una strategia commerciale davvero singolare che si è rivelata vincente sia per l’impresa che per il consumatore.

Biraghi propone infatti un ricco portfolio di referenze ma alla base c’è quasi esclusivamente un solo prodotto: un formaggio grana, il Gran Biraghi, di media stagionatura e ottima qualità che Biraghi produce e stagiona in proprio nel suo immenso stabilimento, utilizzando latte freschissimo e di filiera esclusivamente italiana.

Dalla forma di Gran Biraghi verranno ricavati poi tutti i prodotti che, altro non sono, che tagli e confezioni diverse dello stesso formaggio, stessa materia prima ma tanti modi di proporla; grattugiata, a cubetti, a spicchi, a fette, a lamelle.

Nei decenni i reperti di ricerca e sviluppo hanno proposto soluzioni pratiche che hanno soddisfatto e spesso anticipato le esigenze dei consumatori.

Oltre al Gran Biraghi, l’altro prodotto Principe dell’azienda è il Gorgonzola Dop proposto in alcune varianti e confezioni di servizio brevettate, ci sono poi il Burro, il Latte UHT, due referenze di Pecorino che viene acquistato in Sardegna con un giusto prezzo concordato con la Coldiretti locale e, ultima nata, la Gran Ricotta Super Cremosa che, grazie alla piccola aggiunta di panna e alla speciale lavorazione, raggiunge un gusto vellutato e una consistenza ottimi per la preparazione di dolci gustosissimi, rimanendo povera di grassi.

Ma l’importante novità 2022 di casa Biraghi non riguarda i prodotti bensì i punti vendita. L’azienda cuneese cercava da tempo uno spazio in posizione prestigiosa nel capoluogo piemontese, per poter accogliere e raccontarsi in maniera diretta ai propri consumatori e ai turisti. Uno spazio di vendita che fosse più valorizzante degli scaffali della Gdo che rimangono comunque il modus distributivo principale.

La location è stata individuata nei locali, dismessi dal 2014, della ex drogheria storica F.lli Paissa. Undici vetrine affacciate sui portici di Piazza San Carlo che purtroppo erano da tempo in preda al degrado e all’abbandono. Biraghi ha messo in atto un mastodontico e costoso progetto di ristrutturazione totale ma recuperando l’aspetto originario dei locali, ricostruendo tutto quello che era completamente sparito fisicamente ma rimaneva nel ricordo dei torinesi, nelle stampe e nelle fotografie dell’epoca.

Ecco che l’insegna viene aggiornata ma costruita in modo identico all’originale, ecco che gli scaffali prendono forma adattando librerie antiche, ecco che si riposizionano degli imponenti lampadari di cristallo che sono tornati ad illuminare il negozio ma anche la galleria, restituendola alla città di Torino e all’intero Piemonte. Perché lo store non sarà monomarca… anzi, fra i prodotti freschi e quelli secchi sono in vendita più di 1200 referenze delle quali solo 25 del brand Biraghi perché il progetto è quello di valorizzare tutte le produzioni Piemontesi e ogni singolo produttore al quale verrà dato uno spazio parlante sugli scaffali e, a rotazione, nelle vetrine, con la possibilità di organizzare un calendario di presentazioni e degustazioni per la clientela.

Delle 1200 referenze, 300 sono etichette di vini che in Piemonte sono tanti e importanti e che qui sono stati selezionati per conto di Biraghi dalla Banca del Vino di Pollenzo. Grande spazio anche agli spirits e alle birre artigianali ed è bene sottolineare che i produttori non hanno alcun vincolo né tassa per poter accedere a questi meravigliosi spazi. www.biraghi.com

di Clara Mennella – ASA