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Questa bacca (Vaccinium macrocarpon, cranberry in inglese), che matura a fine estate, è originaria del Nord America e fino al XIX secolo era disponibile solo selvatica mentre oggi sono sul mercato un centinaio di varietà coltivate. Il mirtillo rosso selvatico si può raccogliere nei boschi e nelle foreste, ma è meglio controllare eventuali limitazioni del comune interessato poiché molto spesso la sua raccolta è regolamentata, raccolta che comunque andrebbe fatta solo a mano per non danneggiare le preziose piantine.

La bacca del mirtillo rosso ha un gusto più acidulo rispetto quella del mirtillo nero ed è ricercata per le sue proprietà salutari che rinforzano l’organismo, da sempre assai apprezzate dalla medicina popolare. Le bacche sono infatti antinfiammatorie, antibatteriche e antiossidanti e queste proprietà sono sfruttate insieme a quelle delle foglie per la composizione di integratori alimentari per contrastare problemi a fegato, stomaco, vescica e contro il diabete. Dal mirtillo rosso si ricavano succhi, confetture, composte e salse dolci e salate che spesso accompagnano pollame e selvaggina poiché il loro gusto leggermente acidulo contrasta piacevolmente quello della carne e allo stesso tempo aiuta la digestione.

Il mirtillo rosso apporta circa 45 calorie per 100 g e contiene molti sali minerali e vitamine (soprattutto A, C, E).

L’ACQUISTO

Le bacche devono essere ben mature, riconoscibili per il colore intenso, lucido e uniforme, altrimenti possono risultare troppo acidule. Tuttavia, se fossero molto scure potrebbero essere eccessivamente mature. Devono inoltre essere ben sode e senza macchie.

Sono disponibili anche essiccate.

LA CONSERVAZIONE

Il mirtillo rosso ha una buccia piuttosto spessa che protegge la bacca e quindi si può conservare per parecchi giorni senza problemi, in frigorifero e in un contenitore ben chiuso.

Si può anche congelare, stendendo le bacche su un vassoio e raccogliendole quindi in un sacchetto per congelati. Si conserveranno per parecchi mesi e sono una eccellente soluzione per avere i mirtilli rossi disponibili tutto l’inverno e per arricchire i menu delle feste di Natale.

IN CUCINA

Prima di ogni utilizzo le bacche vanno separate da eventuali legnetti, foglie e fili d’erba e quindi lavate con cura e lasciate sgocciolare. Si possono consumare anche fresche, ma è comunque consigliabile addolcirle con zucchero o miele per mitigare la loro acidità.

I mirtilli rossi essiccati sono l’ideale da aggiungere agli impasti dei dolci e per arricchire il muesli della prima colazione.

Le bacche del mirtillo rosso sono ricche di pectina, quindi confetture e gelatine sono facili da realizzare e da conservare. La composta è ugualmente facile da preparare, basta mettere i mirtilli rossi lavati e sgocciolati in una casseruola, aggiungere della scorza di arancia o di limone grattugiata, un bastoncino di cannella, un pizzico di semi di anice oppure un paio di chiodi di garofano, la metà del peso delle bacche di zucchero gelificante e cuocere per pochi minuti. Versate infine la composta nei vasetti riempendoli fino a circa 1 cm dal bordo, chiudeteli, capovolgeteli e lasciateli raffreddare. La composta accompagna perfettamente ogni tipo di dolce: torte, muffin, gelato, la tipica frittata dolce austriaca Kaiserschmarrn (nella foto), ecc. come pure vari tipi di carne arrosto e allo spiedo e formaggi.

Per preparare la salsa che accompagna in particolare il pollame, come per esempio il tacchino per il Giorno del Ringraziamento americano, preparate uno sciroppo facendo bollire per pochi minuti 150 ml di acqua, 100 ml di vino Porto e 200 g di zucchero di canna, unite 400 g di mirtilli rossi, la scorza grattugiata di una arancia e 2 chiodi di garofano. Servite la salsa calda o a temperatura ambiente, eventualmente passata al setaccio per darle una consistenza più delicata.

Inoltre, il rosso delle bacche unito al loro gusto tipico fanno dei mirtilli rossi un interessante ingrediente per il vin brûlé.


A cura di Enza Bettelli / asa.web@asa-press.com