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La birra è sempre più protagonista sulle tavole degli italiani, attenti a un’alimentazione equilibrata all’insegna del gusto e inclini ad abbinamenti inediti.

La parola sui trend food in atto a Filippo Saporito, Presidente di JRE – Italy, l’associazione internazionale di giovani ristoratori e chef under 42 che promuove l’alta cucina.

Il connubio tra birra e cibo è sempre più apprezzato dagli italiani, pronti a sperimentare abbinamenti anche inediti tra la “bionda più amata” e nuovi piattigourmet in primis. Una tendenza in linea con le abitudini alimentari dei nostri connazionali per cui cibo e bevande sono un piacere fondamentale e l’attenzione alla propria alimentazione, senza rinunciare al gusto, è centrale. È così anche per la Generazione Z che, oltre ad essere incline a provare cibi nuovi abbinandoli alla birra, è quella che predilige maggiormente alimenti e bevande più leggeri e la cui produzione è sostenibile e tracciabile.

Sono queste, in sintesi, le principali evidenze che emergono dall’indagine condotta da BVA Doxa per il Centro Informazione Birra (CIB) di AssoBirra, la fotografia periodica sul mondo birrario italiano attraverso lo sguardo dei consumatori, dei principali player della filiera birraria e della stessa AssoBirra. Un appuntamento fisso che, in questa edizione, accende i riflettori sul legame indissolubile tra gli italiani, il cibo e le bevande.

SPERIMENTARE, CHE PASSIONE – Per la maggior parte degli intervistati da BVA Doxa per il CIB di AssoBirra, il cibo e le bevande sono un piacere da condividere: l’88% dei beer lover parla delle proprie preferenze con coetanei e amici, scambiandosi anche suggerimenti e consigli su nuovi possibili assaggi (84%). All’81% degli intervistati, infatti, piace provare nuovi cibi insieme a bevande come la birra. In altre parole, è tanta la voglia di cimentarsi in una nuova concezione del cosiddetto food pairing che tiene conto anche della birra.

Nel concreto, le preferenze a tavola degli intervistati convergono ad oggi sull’intramontabile accoppiata pizza e birra (90%), seguita dall’accostamento con hamburger (59%), taglieri per la degustazione di salumi e formaggio (47%), carne o pesce (37%), primi piatti (27%) e cibi healthy come insalatone, bowl e verdure (20%). Ma se si rivolge lo sguardo al futuro, la fotografia cambia radicalmente. Infatti, a domanda specifica sui cibi che vorrebbero gustare insieme alla birra in futuro, gli italiani si dicono interessati a sperimentare in primis accostamenti tra la “bionda” e piatti gourmet (24%) e, per quanto riguarda i giovani, cibo etnico (24%) e sushi o, la moda del momento, i poké (24%).

“Il cibo è sempre più centrale per gli italiani; diventa espressione di valori e passioni, e assume diversi significati e nuove dimensioni, da semplice necessità a piacere, gusto, convivialità, condivisione e cura di sé. In questo contesto, la birra si posiziona perfettamente poiché – grazie alla sua leggerezza, alla varietà e al gusto – si può accompagnare a tutti i pasti e inserire in uno stile di vita improntato al benessere e all’equilibrio” commenta Andrea Bagnolini, Direttore Generale di AssoBirra.

BIRRA, PROTAGONISTA AI PASTI – In questo contesto, la birra rafforza anche il proprio ruolo sulle tavole degli italiani. Secondo i dati di BVA Doxa per AssoBirra, infatti, i momenti di consumo della birra durante i pasti sono in aumento a giugno 2022 rispetto a luglio 2021, soprattutto durante la cena (74%), l’aperitivo (31%) e il pranzo (25%), sempre all’insegna della moderazione.

La conferma arriva anche da Filippo Saporito, Presidente di JRE – Jeunes Restaurateurs Italy, l’associazione internazionale di giovani ristoratori e chef under 42, che quest’anno spegne 39 candeline e che promuove l’alta cucina italiana attraverso formazione, charity e valorizzazione dei nuovi e giovani talenti.

“L’abbinamento del menu degustazione con le bevande è sempre più importante e curato. Non solo vino, ma anche caffè, tisane, tè e naturalmente birre. Mi piace l’idea della scoperta. Vengo da una generazione in cui si cercava di sdoganare il concetto dell’abbinamento birra e piatti della cucina italiana, in questi anni l’approccio è completamente cambiato perché abbiamo avuto la possibilità di conoscere il mondo della birra nelle sue peculiarità. Ormai trovare una carta della birra o una scelta di birra nella carta dei vini è consuetudine” racconta Saporito. E prosegue: “Quanto agli stili alimentari, stiamo assistendo a una grande riscoperta e valorizzazione dei cibi che arrivano dal mondo vegetale, con una maggiore sensibilità anche verso l’aspetto etico. In tal senso, lo “spreco” rappresenta un danno dal punto di vista etico e un problema da quello economico. Per questo, in cucina, si deve riuscire a utilizzare tutta la materia prima acquistata”.

FOCUS GEN Z – L’indagine BVA Doxa per AssoBirra ha voluto, infine, tracciare il profilo di immagine della birra e scoperto che la bevanda da pasto per eccellenza piace davvero a tutti. Quanto ai giovani, il primo driver di scelta della birra è legato al mondo ricco di grande varietà, con tante tipologie e birre speciali da scoprire che rappresenta (32%), seguito dal sapore inconfondibile (31%), dal buon rapporto qualità-prezzo (32%), dalla bassa gradazione alcolica (21%) e dai formati che ne consentono un consumo moderato (20%). Motivazioni che non sorprendono perché la “Z”, si sa, è la generazione più attenta a un’alimentazione equilibrata e anche sensibile ai profili di sostenibilità dei cibi e delle bevande che consuma. Infatti, la maggior parte dei rappresentanti della Gen Z intervistati da BVA Doxa è completamente d’accordo o d’accordo con le seguenti affermazioni: “scelgo prodotti di aziende attente alla salvaguardia del pianeta” (80%), e “bevande e cibi la cui tracciabilità è nota” (75%), “la cui produzione è sostenibile (80%)”, così come lo è il packaging (77%).

A conclusione, Andrea Bagnolini commenta: “Come dimostrano le evidenze del CIB, negli anni, la birra ha fatto breccia nel cuore delle generazioni più giovani, confermandosi una bevanda che non ha età o distinzioni di genere. La grande attenzione della Gen Z verso la sostenibilità a 360 gradi rappresenta un forte stimolo a proseguire nel necessario percorso verso la transizione ecologica, pilastro della strategia associativa di AssoBirra”.
 

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Il Centro Informazione Birra (CIB) di AssoBirra è l’istantanea che con cadenza periodica accende i riflettori sui cambiamenti in atto nel mondo birrario italiano attraverso lo sguardo dei consumatori intervistati da BVA Doxa, dei principali player della filiera birraria e della stessa AssoBirra.

Nota metodologica: l’indagine è stata condotta da BVA Doxa per AssoBirra tramite interviste CAWI dal 27/05/2022 al 07/06/2022 su un campione di 750 individui di età compresa tra i 18 e i 65 anni.

Fonte Ufficio Stampa

AssoBirra dal 1907 riunisce le maggiori aziende che producono e commercializzano birra e malto in Italia che complessivamente coprono più del 90% della produzione di birra nazionale, rappresentano il 71% di birra immessa al consumo nel nostro Paese, dando lavoro direttamente e con l’indotto a circa 144.000 persone. Rappresenta la casa della birra italiana all’interno di Confindustria e riunisce oltre 40 associati tra grandi, medi e piccoli birrifici, insieme con le 2 malterie. AssoBirra svolge per il settore birrario compiti di rappresentanza istituzionale, promozionale e di sviluppo. AssoBirra è anche l’organismo incaricato di valorizzare l’immagine della birra e a questo scopo, oltre a promuovere studi e ricerche su tutti gli aspetti legati al mondo birrario, promuove anche campagne di relazioni pubbliche finalizzate alla crescita della cultura della birra e alla sensibilizzazione ad un consumo responsabile. Per ulteriori informazioni: www.assobirra.it.