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Presentati oggi i dati CREA Difesa e Certificazione alla Riunione annuale organizzata in collaborazione con l’Ente Risi e alla presenza del Sottosegretario Gian Marco Centinaio

Quest’anno sono stati 11.571 gli ettari di superficie destinata alla risicoltura, di cui solo il 9,6 % (1.117 ettari) non idonei a produrre sementi, mentre la superficie approvata (10.454 ettari) è superiore a quella della scorsa campagna di circa 600 ettari. I quintali certificati di sementi di riso nella campagna 2020-2021 sono stati circa 442.000, con un ottimo coefficiente di utilizzo di semente certificata pari a 1,61, in linea con quello del 2020, a testimonianza dell’eccellenza di questo simbolo del Made in Italy, leader assoluto in Europa. Questi alcuni tra i dati più significativi elaborati dal CREA – con il suo Centro Difesa e Certificazione –  e presentati oggi, in occasione della consueta riunione annuale sulla Certificazione  delle sementi di riso – Campagna 2021-22, che il più importante ente italiano di ricerca sull’agroalimentare, organizza da oltre 40 anni in collaborazione con l’Ente Nazionale Risi,  svoltasi alla presenza del Sottosegretario delle politiche agricole con delega ai cereali Gian Marco Centinaio.

Per quanto riguarda i gruppi varietali va sottolineato un leggero aumento dei tipi tondi e un significativo aumento della tipologia Lungo B, con oltre 800 ettari certificati in più rispetto alla scorsa campagna. Lievi oscillazioni, scarsamente significative, per medi e tipi Lungo A. Dalle analisi effettuate sul seme in natura, emerge un’ottima energia germinativa e, alla luce delle attuali richieste di mercato, la produzione dovrebbe riuscire a soddisfare le richieste degli agricoltori per quasi tutte le categorie con, probabilmente, l’eccezione della tipologia a granello tondo. 

Molteplici ed interessanti le attività di ricerca a supporto del settore sviluppate dal CREA Difesa e Certificazione, presentate durante l’incontro. In particolar modo, la valutazione dell’efficacia di alcuni prodotti nei confronti dei principali patogeni fungini del riso, trasmessi per seme, nello specifico per l’agricoltura biologica. Si tratta di un olio essenziale, l’eugenolo, che sembra essere in grado di fornire risultati simili a quelli ottenuti con il fungicida chimico di riferimento. Nonostante i risultati molto variabili, per cui sarà necessario confermarne l’efficacia e la modalità di impiego, rappresenta un significativo passo avanti nell’individuare nuove sostanze utili al risanamento delle sementi, ammissibili in conformità al disciplinare di produzione biologica. Attualmente, infatti, è registrato un solo prodotto commerciale per la lotta alla fusariosi del riso, che non è utilizzabile in agricoltura biologica.

La nuova PAC impatterà significativamente sul settore risicolo, sia per le minori risorse al sostegno al reddito per la sostenibilità sia per le nuove misure introdotte dall’Unione Europea, che creeranno ulteriori difficoltà ad un settore che deve affrontare le sfide di un mercato sempre più aperto alla concorrenza estera, come evidenziato dall’Ente Nazionale Risi nello studio condotto insieme a Nomisma. L’aumento delle risorse destinate all’aiuto accoppiato e la previsione, nei PSR, di impegni specifici per la biodiversità delle risaie dimostrano l’interesse a tutelare la risicoltura per l’economia del territorio e a garantire al consumatore un prodotto d’eccellenza.

Durante l’incontro, destinato a tutta la filiera risicola – agricoltori, moltiplicatori di sementi, industria (sementiera e risiera), tecnici e sperimentatori – si è approfondita ulteriormente la pubblicazione CREA-CORTEVA: “Le varietà di riso coltivate in Europa, 2006-2021 – caratteristiche e criteri di scelta”, che ripercorrein modo completo l’evoluzione del riso in Italia e in Europa dalla fine del 1800 ad oggi, illustrando le tecnichemaggiormente determinanti, le normative, le criticitàe le innovazioni varietali.

Sono stati premiati, infine, dal Sottosegretario Centinaio i vincitori del 111° Concorso Nazionale Moltiplicatori sementi di riso.

“Il riso è una delle eccellenze del Made in Italy, il nostro paese è leader in Europa coprendo da solo circa la metà dell’intera produzione europea e può vantare una grande ricchezza varietale – ha ricordato il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, il sen. Gian Marco Centinaio -. Da parte del Mipaaf c’è molta attenzione alla risicoltura e i dati presentati oggi ne confermano il valore e il potenziale. A fronte della riduzione delle risorse previste nella nuova Pac, abbiamo aumentato i fondi destinati all’aiuto accoppiato. Continueremo a lavorare per contrastare la concorrenza sleale di altri paesi, migliorare sempre di più la qualità e tenere alto il nome del riso italiano”.

Font Ufficio Stampa CREA