Un delizioso tuffo nelle bellezze del mondo rinascimentale genovese è tutto da vivere visitando alcuni dei favolosi palazzi che si trovano prevalentemente nel centro storico della città e che fanno parte della catena della Rolli Experience.
Sono 42 le sontuose dimore appartenute alle più ricche e potenti famiglie genovesi nel secolo d’oro tra il XVI e il XVII secolo e divenute patrimonio Unesco dal 2006.
Lo sfarzo e la fama di questi palazzi era tale che già all’inizio del Seicento il grande pittore fiammingo Rubens le inserì in un suo libro come modelli abitativi della nobiltà.
Tali dimore private erano comunque catalogate nei Rolli, cioè nei registi pubblici della Repubblica Genovese che ne stabilivano il valore e l’importanza e a seconda dei ruoli e delle categorie erano tenute ad ospitare re, principi, ambasciatori, diplomatici, tutti personaggi ospiti della Repubblica ma a totale carico dei rispettivi titolari.
Entrare in tali ambienti si rimane affascinati prima di tutto dalla grandiosità architettonica delle strutture e poi dallo sfarzo e dalla ricchezza degli arredi, dagli splendidi affreschi che ricoprono le pareti, eseguiti dai più noti artisti del tempo, dalle sculture che arricchiscono le stanze, dalle enormi luminose specchiere circondate da decorazioni dorate.
Pur collegati da un’atmosfera di sfarzo e ricchezza ogni palazzo mostra una propria identità, e riflette una sua storia che si è andata declinando nel corso dei secoli.
Il Comune di Genova, con lo scopo primario di valorizzare tali opere d’arte rimaste poco conosciute e contemporaneamente rendere la stessa città più attraente da un punto di vista turistico, organizza visite guidate giornaliere o di più giorni. Naturalmente sono solo alcuni i palazzi che possono essere visitati. Durante gli incontri più prolungati, ove i visitatori hanno la possibilità di soggiornare in qualcuno di tali palazzi storici, si ha anche l’opportunità di partecipare ad una cena rinascimentale con tavole imbandite con cascate di fiori e di frutta e con portate che richiamano i cibi del passato, dalle tipiche zuppe di verdura agli stinchi di maiale da assaporare con le mani. Unica posata ovviamente il cucchiaio, tale era l’uso del tempo. Altre posate, ai presenti un po’ in difficoltà, vengono aggiunte su richiesta in un secondo tempo. Anche questa è una bella curiosità da vivere.
Questa particolare esperienza si può vivere nel Palazzo Gio Vincenzo Imperiale (Piazza campetto 8), uno dei più prestigiosi della città, edificato intorno al 1560 e tuttora appartenente alla famiglia Imperiale di Sant’Angelo dei Lombardi. L’edificio subì varie disavventure, prima durante il bombardamento navale della flotta di Luigi XIV che colpì Genova nel 1684, e poi durante il secondo conflitto mondiale. Dopo l’attuale opera di restauro sono tornati alla luce i bellissimi affreschi realizzati dai maestri genovesi del tardo Cinquecento.
Altro palazzo, oggi sede della Camera di Commercio, è il Palazzo Tobia Pallavicino (in via Garibaldi 4), edificato per volere del colto finanziere Tobia Pallavicino. Venne poi acquistato nel 1704 da Giacomo Filippo Carega che lo fece ampliare e sopraelevare. All’interno è magnifica la galleria dorata per il brillare degli stucchi, degli specchi e degli affreschi, vero esempio di gusto Rococò, ideata dal De Ferrari tra il 1734 e il 1744. Nel medaglione centrale sono rappresentati gli episodi più importanti dell’Eneide dal Concilio degli Dei all’Uccisione di Turno.
Fa parte del celebre polo museale dei Musei di Strada Nuova il Palazzo Rosso che custodisce le collezioni d’arte e gli arredi storici della famiglia Brignole-Sale e presenta ambienti sontuosamente decorati da stucchi e affreschi.
Visitando Palazzo Tursi di Nicolò Grimaldi si possono ammirare le Sale Paganiniane ove si conservano gli storici violini di Nicolò Paganini tra cui il celebre Cannone Guarnieri.
A pochi passi da Palazzo Ducale e dalla centralissima Piazza De Ferrari e affacciato sulla maestosa Cattedrale di San Lorenzo si trova Palazzo Sinibaldo Fieschi che ha avuto nel tempo illustri proprietari e governanti della Repubblica che lo hanno arricchito di notevoli opere d’arte tra cui affreschi di pregevole valore, opera del Piola e del Galeotti.
Sono una vera oasi di bellezza e di una lussureggiante natura il Ninfeo e il Giardino segreto di Palazzo Nicoloso Lomellino dalla bellissima facciata azzurra decorata da stucchi e bianchi motivi floreali. Recenti restauri hanno fatto tornare alla luce affreschi creduti perduti e spettacolari per gli insoliti contenuti. Nella raffigurazione dell’Allegoria dell’evangelizzazione del nuovo mondo ci sono soggetti insoliti come Indios, uccelli esotici, scene di caccia.
Per ulteriori informazioni: www.visitgenoa.it e www.palazzideirolli.it
Di Giovanna Turchi Vismara – ASA