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Questa bacca è il frutto di un arbusto tipico dei climi freschi e umidi di Europa, Asia e America, dove cresce spontaneo fino alle alte quote, e resiste bene ai grandi freddi. Inoltre, oggi è coltivato anche in vaste piantagioni, che traggono origine dalle prime coltivazioni nel Regno Unito nel 1700 che poi si sono diffuse in altri Paesi del Nord Europa. L’uva spina è conosciuta anche come uva ursina, perché si ritiene cibo gradito agli orsi, e appartiene alla stessa famiglia del ribes, Grossulariaceae-Saxifragaceae, che si suddivide in varietà europea (Ribes uva-crispa) e americana (Ribes hirtellum). Le bacche sono catalogate come frutti di bosco e possono avere colore verde pallido, bianco, giallo, rosato o violetto o addirittura variegato, a seconda della varietà. In ogni caso sono sempre succose e di sapore piacevolmente dolce-acidulo. Alma è invece una varietà indiana, molto apprezzata per i suo benefici effetti, anche in cosmetica e nel trattamento e la cura dei capelli, viene venduta anche in polvere. L’uva spina contiene meno di 30 calorie per 100 g, è ricca di fibre, sali minerali e vitamine A e C e proprietà antiossidanti. L’uva spina matura durante tutta l’estate.

L’ACQUISTO

Le bacche mature sono integre, carnose, hanno un colore uniforme e spesso il fiore secco a una estremità. Controllate che il fondo del contenitore sia asciutto e se ci sono tracce di umidità le bacche possono essere fermentate.

LA CONSERVAZIONE

In un luogo fresco e asciutto o in frigorifero per qualche giorno, anche nella loro confezione.

IN CUCINA

Le bacche dell’uva spina, aromatiche, succose e dolci quando sono a completa maturazione, sono perfette da consumare al naturale, da sole o nelle macedonie. Ma si prestano perfettamente anche alla preparazione di bibite e dissetanti cocktail estivi o come guarnizione di dolci e crostate.

L’uva spina è l’ideale, inoltre, trasformata in gelatina con la quale farcire dolci o guarnire il pane tostato a colazione e a merenda. Le bacche sono un insolito accompagnamento di secondi piatti, sia sotto forma di gelatina o salsa o lasciando le bacche intere. Sono molto indicate per pesci e carni grassi come per esempio maiale e sgombri poiché ne bilanciano il gusto con il loro succo lievemente acidulo. Prima di aggiungere l’uva spina a questi intingoli è però consigliabile togliere la pellicina alle bacche o punzecchiarle perché possano assorbire meglio il condimento.

E per dare alla salsa o all’abbinamento uva spina/carni e pesci un tocco ancora più acidulo e sgrassante utilizzate bacche non ancora perfettamente mature.


A cura di Enza Bettelli / asa.web@asa-press.com