Msc, organizzazione non profit che promuove la salute degli oceani attraverso un programma per la pesca sostenibile, in occasione della Giornata mondiale del tonno del 2 maggio ha reso noto come nel 2024 siano state sbarcate 2,8 milioni di tonnellate di tonno certificate dal Marine Stewardship Council, ossia il 50% dell’attività di pesca globale.
Questo significativo incremento della certificazione è stato possibile grazie all’aumento in questi ultimi cinque anni di otto nuove attività di pesca riconosciute sostenibili, sempre secondo lo standard della Msc.
Fra le nuove attività di pesca sostenibile la Kyowa-Meiho, la prima pesca giapponese del tonno con reti a circuizione, la pesca del tonno rosso australiano e la pesca del tonno dell’Atlantico del Senegal, la prima in Africa occidentale a soddisfare lo standard Msc.
I nuovi dati pubblicati da Msc nell’ultima edizione del suo Sustainable Tuna Yearbook evidenziano come il volume di tonno Msc venduto nel mondo sia cresciuto del 24% su base annua arrivando a quasi 300.000 tonnellate metriche al 31 marzo 2025. I dati comprendono l’utilizzo del tonno in tutte le possibili categorie, dal fresco, surgelato, in conserva, in piatti pronti o pet food.
In Italia si è registrato un aumento del +256% del volume di tonno certificato Msc negli ultimi 4 anni, pari a 13.000 tonnellate di materia prima certificata.
E’ rilevato inoltre che sugli scaffali della grande distribuzione italiana sono presenti oltre 200 referenze di tonno in un'ampia gamma di prodotti che vanno dalla classica conserva, alle insalate di tonno e ai tramezzini. Una curiosità sul pescato: per la prima volta il tonnetto striato ha superato il più noto e diffuso tonno a pinne gialle, arrivando a rappresentare il 56% del volume totale di tonno certificato Msc in Italia.