LA VITA DELLA VITE
A cura di Marco Tonni / tonni@asa-press.com

GEA.vite®, Capitolo 10 – Archivi

GEA.vite® è il Protocollo di autovalutazione per la filiera vitivinicola italiana messo a punto da Sata Studio Agronomico in collaborazione con il Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’Università degli Studi di Milano.

Periodicamente, in questa sezione di Agronotizie, pubblichiamo una sintetica spiegazione della struttura di GEA.vite®, prendendo in considerazione i singoli ambiti che compongono il Questionario e il Protocollo.

La suddivisione in 11 capitoli, per un totale di circa 250 quesiti, consente di ottenere un approccio globale di filiera, grazie al quale gli addetti al settore possono trovare utili spunti di riflessione per il miglioramento di qualsiasi aspetto gestionale, dalla campagna alla cantina.

Nel Capitolo 10 del Protocollo vengono trattati nello specifico gli aspetti concernenti le modalità di registrazione e archiviazione dei dati aziendali; si tratta dunque di un capitolo che può essere considerato trasversale alla conduzione aziendale, dal momento che una efficiente e razionale gestione dei dati può facilitare in maniera determinante il trasferimento delle informazioni, nonché incrementare l’efficienza gestionale in tutte le fasi della filiera.

La tematica di registrazione e archiviazione dei dati, pur non riguardando aspetti tecnici veri e propri, viene comunque considerata all’interno di GEA.vite® in quanto ritenuta utile al completamento delle buone prassi aziendali.

Introduzione alle tematiche trattate

In questo capitolo vengono presentati i quesiti e relativi approfondimenti relativi alla gestione dei dati all’interno dell’azienda vitivinicola. Già nei capitoli precedenti del Protocollo GEA.vite®, presentati in passate uscite di Agronotizie, è stata in più occasioni sottolineata l’importanza della registrazione e archiviazione, soprattutto se in versione informatica, dei dati raccolti durante le diverse fasi produttive. Una corretta e metodica gestione dei dati consente infatti di:

  • costituire un archivio dati che, soprattutto se in versione informatica, rappresenta un utile patrimonio di informazioni per l’Azienda e per il suo staff tecnico;

  • migliorare il trasferimento di informazioni tra i vari comparti di filiera e tra gli operatori o i diversi nuclei di gestione;

  • disporre di un sistema più efficiente di tracciabilità della filiera (talvolta ciò è imposto anche per legge).

Ad oggi esistono inoltre sistemi di gestione informatica disposti appositamente per i vari settori produttivi (campagna, cantina, amministrazione); tali sistemi, pur rappresentando in una prima fase un impegno per l’azienda sia in termini economici che di impiego di tempo, permettono in seguito di ridurre l’impegno dell’operatore e gli errori derivanti da una registrazione imprecisa, che possono talvolta essere causa di problemi a fronte di controlli effettuati da organi preposti.

Anche qualora la registrazione dei dati non fosse imposta a norma di legge, essa rappresenta un vantaggio competitivo per l’azienda consentendo ad esempio di razionalizzare le operazioni di vigneto e cantina (es. sistemi di registrazioni automatici dei trattamenti e delle operazioni di vinificazione).

Modalità di approccio GEA.vite® (www.geavite.it)

Il Capitolo 10 - “Archivi” del Protocollo GEA.vite® propone diversi punti di valutazione, corredati, all’interno del Protocollo, da specifici approfondimenti e indicazioni, nonché riferimenti normativi di approfondimento.

Nel Capitolo vengono proposti quindici quesiti finalizzati alla valutazione della qualità dei sistemi di registrazione e archiviazione dei dati in azienda.

Essi sono così ripartiti:

  • 1 concernente la registrazione annuale degli obiettivi aziendali generali;

  • 3 riguardanti l’archiviazione di materiale utile per verifiche e controlli previsti per legge (impianti vigneti, certificazioni volontarie, sistema HACCP);

  • 7 relativi ad aspetti utili della gestione del vigneto e della cantina (osservazioni di campo, trattamenti fitosanitari dati metereologici, osservazioni e note riguardo la vendemmia e dati raccolti durante le curve di maturazione);

  • 2 riguardanti la gestione dei rifiuti e delle acque reflue;

  • 2 dedicati ai dati relativi al personale (ore/uomo e documentazione di formazione).

All’interno del Questionario, al quale l’Azienda può accedere dopo aver ottenuto le credenziali necessarie per l’ingresso al sito www.geavite.it, ciascuna domanda prevede diverse possibilità di attribuzione di punteggi (da 0 a 4) e, per ciascun punteggio, vengono codificate le motivazioni di tale attribuzione.

Queste ultime necessitano tuttavia di integrazioni da parte dell’Azienda a seconda degli specifici casi; è previsto a tal fine uno spazio “Note” in cui possono essere registrati brevi commenti aggiuntivi da parte dell’utente.

Il Protocollo riporta, per ciascun quesito, un breve testo integrativo di approfondimento in cui vengono inseriti, ove necessario, i riferimenti normativi utili per la specifica voce di valutazione; a tal proposito si ricorda che, seppur tali riferimenti risultino nella maggior parte dei casi aggiornati in base alle ultime versioni della normativa, può essere talvolta necessario consultare gli aggiornamenti pubblicati al momento della compilazione.

A livello esemplificativo si riportano due esempi:



L’autovalutazione condotta direttamente dall’utente permette l’acquisizione di competenze ulteriori, nonché la possibilità di identificazione dei punti critici e la valutazione e comunicazione del miglioramento negli anni. A tal fine si consiglia l’applicazione del Protocollo per più anni successivi.

Al termine della compilazione del questionario on-line, all’Azienda viene fornita una rappresentazione grafica e scritta della propria condizione rispetto a valori massimi e minimi ottenibili.

Come descritto per i precedenti capitoli presentati nelle uscite di Agronotizie, anche per quest’ultimo i punteggi vengono riassunti in due indici: EQ (Efficienza e qualità) e BIOPASS (Biodiversità, Paesaggio, Ambiente, Sostenibilità sociale), espressi come percentuale del massimo potenzialmente conseguibile. Anche per questo Capitolo risulta utile infatti distinguere tra

  • possibile impatto positivo di una eventuale azione migliorativa da un punto di vista tecnico e di miglioramenti di efficienza di gestione aziendale;

  • ripercussioni sul complessivo livello di sostenibilità aziendale, intesa nella sua completa accezione (economica, ambientale, sociale).

Ciò permette una chiara quantificazione del miglioramento nel tempo e consente di conseguenza di poter comunicare in maniera consapevole tale miglioramento, sulla base di un’effettiva variazione della valutazione numerica anno per anno.

(pubblicato su http://agronotizie.imagelinenetwork.com/)