LA BORSA DELLA SPESA
A cura di Enza Bettelli / asa.web@asa-press.com

Il Sarago

La famiglia del Diplodus comprende diversi pesci, alcuni eccellenti, che vivono prevalentemente nel Mediterraneo e nell’Atlantico Meridionale, partendo dal Golfo di Guascogna, e si pescano tutto l’anno. Hanno corpo tondo e compresso e possono raggiungere anche dimensioni importanti, fino ai 40 cm e oltre i 2 chilogrammi. Il sarago è un pesce semigrasso, ma saporito e digeribile, con 100 calorie per 100 g e 15 g di proteine e 5 g di lipidi, ricco di sali minerali.


SCELTA E CONSERVAZIONE

Per riconoscere la freschezza del sarago tenete presenti i soliti parametri: corpo sodo ed elastico, squame aderenti, occhio vivo e brillante, delicato odore di mare. Inoltre, gli esemplari più giovani hanno colori più tenui rispetto gli esemplari adulti.

Come tutto il pesce, il sarago va consumato al più presto, inoltre la sua carne inizia presto a perdere sapore e morbidezza, divenendo sempre più asciutta con il passare delle ore.

IN CUCINA

I risultati migliori si ottengono scegliendo il metodo di cottura più appropriato per ciascuna specie. Il sarago maggiore, che può misurare fino a oltre 40 cm, è riconoscibile per le sottili strisce scure verticali e parallele ed è il migliore, ottimo per la cottura al forno e alla griglia. Abbastanza buoni il sarago comune, più piccolo, e quello fasciato, così chiamato per le righe orizzontali nere che percorrono il corpo di colore giallo. Gli esemplari molto piccoli sono adatti per la frittura.