LA BORSA DELLA SPESA
A cura di Enza Bettelli / asa.web@asa-press.com

La mora di rovo

E’ il frutto di una pianta diffusa in tutto il mondo che è molto rustica e può essere infestante. Il rovo appartiene alla famiglia delle Rosacee e i suoi rami sarmentosi sono muniti di robuste spine. I frutti maturano a scalare e nello stesso grappolo possono esservi drupe verdi, rosate e nerastre. I frutti da raccogliere sono però quelli ben neri e morbidi, quindi dolci e succosi, e il periodo migliore nelle nostre regioni è proprio da fine estate all’autunno. Le more fanno parte dei frutti di bosco e oggi sono estesamente coltivate e reperibili anche fuori stagione. Sono ricche, oltre che di antiossidanti, di vitamine, soprattutto C e K, di fibra alimentare e acido folico.

ACQUISTO E CONSERVAZIONE

I frutti debbono avere colore uniforme e la polpa morbida pur mantenendo una forma regolare, soda. Inoltre, il recipiente che le contiene deve essere asciutto sul fondo poiché la presenza di liquido è indice di fermentazione della polpa.

La mora è un frutto piuttosto delicato e va conservata in frigorifero in un contenitore rigido perché non si schiacci. Meglio comunque consumarla nel giro di un paio di giorni, prima che ammuffisca.

QUANTO COSTA

Dati forniti dalla So.Ge.Mi. SpA, Ente Gestore dei Mercati Agroalimentari all’Ingrosso di Milano - (www.sogemispa.it). L’ingresso al Mercato all’Ingrosso di Milano in via Lombroso 54 è consentito al pubblico  il sabato dalle 9.00 alle 12.00 per acquisti per un quantitativo minimo di una cassetta.

Le more commercializzate nel Mercato Ortofrutticolo all'Ingrosso di Milano (oltre 2.300 quintali all'anno) provengono prevalentemente dalle varie Regioni italiane, in particolare dal Trentino Alto Adige, e per circa il 40% dal Messico, oltre che, in piccola parte, dalla Spagna.

Attualmente vengono vendute all'ingrosso ad un prezzo che varia tra i 13 ed i 14 euro al kg.

IN CUCINA

Le more si consumano al naturale, da sole o in macedonia, oppure di utilizzano per la preparazione e la decorazione di varie tipologie di dessert e bibite. Se ne ricavano inoltre una delicata confettura e un aromatico ratafià, facendole semplicemente macerare nella grappa con scorza di limone e cannella.

Per la sua consistenza particolarmente delicata, la mora di rovo non andrebbe lavata ma passata con pazienza con una pezzuola umida, togliendo quindi il picciolo. Se preferite lavarle, mettete le more in un colino, passatele rapidamente sotto l’acqua corrente, fatele sgocciolare e stendetele su un canovaccio o su carta da cucina lasciandovele finché saranno asciutte.