DAL MONDO DEL VINO E DELLA VITE
A cura di Roberto Rabachino / presidente@asa-press.com

Da Vinitaly la “road map” per il futuro del vino

Cinquant’anni ed è già nel futuro. Oltre al record storico con più di 4.100 espositori e oltre 100mila metri quadrati espositivi netti – numeri che ne fanno la prima fiera mondiale sul settore vitivinicolo – Vinitaly lancia oggi da Roma, in occasione della presentazione della 50a edizione (Verona, 10 al 13 aprile), la “road map” per affermare la propria leadership anche nei prossimi decenni. Nel 2015 l’export vinicolo italiano ha superato i 5,4 miliardi di euro, in crescita del 5,4% sul 2014. Si tratta di un nuovo traguardo per il comparto, da mantenere e consolidare in vista dell’obiettivo dei 7,5 miliardi di euro di esportazioni nel 2020.

Per il 2016 Veronafiere ha investito 8 milioni di euro per aumentare il già alto tasso di internazionalità di Vinitaly con 55mila operatori stranieri da 141 nazioni presenti nel 2015, pari al 37% del totale.

Quest’anno ci saranno 1.000 buyer selezionati in più dall’estero, grazie al potenziamento dell’incoming, in particolare da Paesi target quali Germania, Austria, Svizzera, Regno Unito, Paesi Scandinavi, Polonia, Usa e Canada, Russia, Giappone e Cina. Un’attività che ci vede collaborare attraverso azioni congiunte con i ministeri delle Politiche agricole e dello Sviluppo economico e con ICE-Agenzia.

Sarà una edizione di Vinitaly 3.0 anche grazie alla attività che farà il Mipaaf e che prevede la presenza anche di Jack Ma di Alibaba.
(fonte Vinitaly)