DAL MONDO DEL VINO E DELLA VITE
A cura di Roberto Rabachino / presidente@asa-press.com

Vino: Amarone e Brunello i più acquistati online



Sono l'Amarone e il Brunello di Montalcino i vini più acquistati online dagli italiani.
La tendenza emerge dal focus realizzato dal player del settore e-commerce-vino Tannico per il Consorzio Vini Valpolicella su dati consuntivi 2017.

Dall'analisi di mercato emerge in particolare che è l'Amarone, con il Brunello di Montalcino, il vino rosso più venduto online nei segmenti di vini ultra-premium e luxury (oltre 25 euro). Insieme le due produzioni enologiche raggiungono una quota di mercato pari al 27,5 % (Amarone 13,72%, Brunello 13,78%). Secondo l'indagine, l'Amarone è inoltre il vino preferito nel 'bouquet Valpolicella' con un'incidenza del 71% sulle vendite. Seguono il Valpolicella Ripasso Doc (18%) e il Valpolicella Doc (9%). Buona, sottolinea il Consorzio Tutela Vini Valpolicella, anche la performance del Ripasso che performa un +36% con un incremento consistente nella fascia medio-alta dei vini rossi italiani.

"A differenza degli altri vini della Doc come Valpolicella e Ripasso, che non presentano un preciso trend stagionale d'acquisto - spiega Olga Bussinello, direttore del Consorzio Vini Valpolicella - l'Amarone raggiunge il suo picco massimo in dicembre, nel periodo natalizio, dove le vendite si impennano raggiungendo picchi di crescita anche del 70%. Un dato importante che fa dell'Amarone il regalo per eccellenza e che, nel contempo, permette alle aziende vitivinicole di indirizzare le proprie strategie di marketing sul prodotto".

Sul fronte della profilatura, il consumatore online di Amarone ha circa 40 anni e un'elevata capacità di spesa. Ama i vini rossi ultra premium e le bollicine raffinate come Champagne e Franciacorta e spende annualmente 500 euro per il "Grande Rosso". Nei giorni del Vinitaly e precisamente il 16 aprile, sul Double Decker, il bus bipiano inglese di Tannico, sarà presentata "L'Ostaria de la Valpolicella. 50 anni di storie ed aneddoti sul piacere del vino" per il mezzo secolo dal riconoscimento della Doc (Fonte ANSA).