EXPO 2015
A cura di Enza Bettelli / asa.web@asa-press.com

Pera Mantovana IGP

Questo ottimo frutto è coltivato in un’area inserita nella provincia di Mantova che comprende numerosi comuni: Sabbioneta, Commessaggio, Viadana, Pomponesco, Dosolo, Gazzuolo, Suzzara, Borgoforte, Motteggiana, Bagnolo San Vito, Virgilio, Sustinente, Gonzaga, Pegognaga, Moglia, S. Benedetto Po, Quistello, Quingentole, S. Giacomo delle Segnate, S. Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Pieve di Coriano, Revere, Ostiglia, Serravalle a Po, Villa Poma, Poggio Rusco, Magnacavallo, Borgofranco sul Po, Carbonara di Po, Sermide e Felonica.



Palazzo Te a Mantova, San Benedetto Po, Po

Mantova, la città della ricca Corte dei Gonzaga, è meta molto nota e apprezzata dai turisti che oltre al Palazzo Ducale e a Palazzo Te, con le loro straordinarie raccolte di quadri e affreschi, possono visitare innumerevoli altri palazzi e case ricchi di opere d’arte, distribuiti lungo le antiche strade e stradine del centro storico, poco distante dai due piccoli e suggestivi laghi sui quali si affaccia la città. Tuttavia, anche le altre cittadine comprese nell’area della DOP hanno interessanti spunti di visita, come Sabbioneta e San Benedetto Po, per citare solo due delle più famose. Sabbioneta, patrimonio UNESCO come la città di Mantova, concepita con i principi umanistici della città ideale. Gonzaga, che diede il nome alla omonima casata. San Benedetto Po è stato definito uno dei borghi più belli d’Italia e l’imponente monastero, l’Abbazia di Polirone, situato al centro della cittadina, fu fondato nel 1007 dalla famiglia Canossa. Tutta la zona di produzione della Pera Mantovana IGP è caratterizzata dalla presenza del Po, il grande fiume che scorre imponente nella Pianura Padana, con le sponde disegnate dai folti pioppeti delle golene, mentre il Parco del Mincio è un suggestivo polmone verde.
Agli innumerevoli spunti artistici e storici di questo territorio vanno ad aggiungersi anche tre godibilissime strade del gusto che coinvolgono parecchi dei Comuni della Pera Mantovana DOP. La prima è la Strada dei Vini e dei Sapori Mantovani, dove è possibile degustare tra l’altro anche interessanti vini passiti e da degustazione. La seconda è la Strada del Riso e dei Risotti Mantovani, mentre la terza è la Strada del Tartufo Mantovano.

IL CONSORZIO
Ha sede a Mantova ed è stato fondato nel 1992 con la denominazione Perwiva, prima dell’attribuzione del riconoscimento IGP della Pera Mantovana avvenuto nel 1998. Scopo del Consorzio è quello di promuovere e tutelare le pere IGP, eseguendo al contempo severi controlli sulla loro produzione a garanzia della qualità e azioni di supporto ai coltivatori.


LA PERA IGP
La coltivazione della pera nel mantovano ha origine antiche, praticata soprattutto nei frutteti e nelle corti di nobili ed ecclesiastici. Inizialmente i frutti erano destinati solo al consumo locale, poiché la loro deperibilità non ne permetteva il trasporto. Questo fino all’epoca moderna, durante la quale sono state sviluppate innovative tecniche di conservazione e trasporto.
Le piante vengono allevate con una densità massima di 5 mila esemplari per ettaro, con forma a vaso emiliano, palmetta e fusetto, seguendo la filosofia di produzione integrata.

Le varietà di pere che rientrano nella DOP sono 6, tutte hanno polpa delicata, succosa, di sapore aromatico e si distinguono per la forma e la diversità della buccia. Si raccolgono in epoche diverse e vengono commercializzate da agosto a maggio, a seconda della loro stagionalità.


- Abate Fetel: buccia verde chiaro-giallastra e rugginosità intorno al peduncolo; raccolta da metà settembre a metà marzo



- Conference: buccia verde-giallastra con rugginosità diffusa; raccolta da metà ottobre a fine maggio



- Decana Comizio: buccia liscia, di colore verde chiaro-giallastro e rosa; raccolta da fine settembre a fine marzo



- Kaiser: buccia ruvida e rugginosa; raccolta da metà settembre a metà marzo



- Max Red Bartlett: buccia a fondo giallo, colore quasi completamente coperto da sovracolore rosso vivo, spesso striato; raccolta dal metà agosto a fine novembre


- William: buccia liscia, di colore giallo-rosato; raccolta da inizio agosto a fine novembre


Le pere vanno conservate in frigorifero, ma per gustarle al meglio è consigliabile lasciarle a temperatura ambiente. Sono l’accompagnamento ideale di Parmigiano Reggiano, Provolone e Pecorino, secondo le usanze locali.

LA GASTRONOMIA DEL TERRITORIO

Anche restando solo nell’area della provincia mantovana le sorprese gastronomiche sono numerose e di alto livello. Come il Melone Mantovano IGP, ma ci sono anche i tartufi soprattutto bianchi, il riso, le rinomate cipolle di Sermide, salumi crudi e da cuocere, come la salamella di Mantova e il salame mantovano, eccellenti formaggi come il Parmigiano Reggiano e il Provolone. Per la realizzazione di piatti tipici e di grande gusto vengono utilizzati soprattutto gli eccellenti prodotti locali. Tra i primi piatti prevale la pasta ripiena, come i famosi tortelli e cappellacci farciti in vario modo e soprattutto con la zucca, un altro prodotto tradizionale del mantovano con il quale si preparano anche un delicato risotto e dei gustosi gnocchi. Numerosi anche i piatti con la cacciagione e i pesci di acqua dolce, comprese anguille e tinche oltre a rane e lumache. Altrettanto ricca la lista dei dolci che comprende l’immancabile zabaione e quattro torte particolari: di tagliatelle, margherita, paradiso e la rustica sbrisolona. Da non perdere la tipica mostarda mantovana realizzata con le pere locali. Il tutto da accompagnare con i classici vini della zona, primo fra tutti il Lambrusco Mantovano DOC.

LO ZABAIONE
Questo raffinato dolce al cucchiaio ha origine piuttosto antiche ma anche un po’ incerte. Tuttavia la voce più accreditata è quella che ne attribuisce la creazione a Bartolomeo Stefani, cuoco alla Corte dei Gonzaga a Mantova.
La sua preparazione è semplice ma richiede un po’ di attenzione per evitare che la delicata crema impazzisca. E’ quindi meglio non utilizzare uova fredde di frigorifero ma lasciarle a temperatura ambiente per circa 15 minuti.
Porre sulla fiamma bassa un recipiente per il bagnomaria e scaldare l’acqua senza farla bollire. Versare 4 tuorli in una casseruolina a fondo arrotondato e pesante e aggiungere 8 cucchiaini di zucchero. Usando mezzo guscio di uovo versare in una ciotolina 4 mezzi gusci di vino bianco dolce e altrettanto di Marsala secco. Montare i tuorli con lo zucchero fino a ottenere una crema densa e gonfia, quasi bianca. Continuando a frullare, versare lentamente il mix di vino e Marsala, prima a gocce e poi a filo, amalgamandoli perfettamente.
 Trasferire la casseruolina a bagnomaria e continuare a frullare per circa 10 minuti o finché il composto risulterà molto denso e gonfio, facendo molta attenzione perché non bolla altrimenti impazzisce. Se accadesse, frullarlo poco alla volta e quando sarà freddo amalgamarvi un po' di panna montata
Versare lo zabaione in una ciotola, unire a piacere un cucchiaio di cognac o rum e lasciare intiepidire, mescolando di tanto in tanto delicatamente.
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Servire lo zabaione tiepido o freddo nelle coppette e completare con lingue di gatto e un ciuffetto di panna montata.