BIO 2017
L’acqua è più di H2O? L’elemento di vita tra mito e molecola

di Joan S. Davis

(Versione italiana)

L’odierna modesta considerazione è in stridente contrasto con la venerazione che era riservata all’acqua, nell’antichità. Però tempi antichi e moderni hanno una cosa in comune: delle grandi lacune di conoscenza sul suo comportamento. Tuttavia è diametralmente opposto il modo di rapportarsi con questa conoscenza incompleta. In antichità l’ineffabilità della nascita dell’acqua dalla terra, le sue molteplici forme, il suo ruolo insostituibile per la vita e la sua fama di forza guaritrice hanno creato una sorta di aura di miracolo intorno a questo elemento; lo si avvolgeva di miti protettivi. Oggi è diverso: Se i fenomeni osservati non si inseriscono nel quadro scientifico dominante, essi corrono il rischio di non essere presi sul serio – in fondo,  ciò è una reazione antiscientifica.  Nel caso dell’acqua, questo atteggiamento ebbe come conseguenza che la molecola H2O ha fatto scomparire “l’essere” acqua.

Laddove l’acqua diventava una merce rara, la sua onnipresenza nell’atmosfera veniva sfruttata in modo abile: la rugiada veniva imprigionata come acqua di condensa e poi raccolta come acqua potabile e per l’irrigazione. Anche se la modalità oggi ci sembra ovvia, il suo utilizzo ci è rimasto a lungo nascosto. Solo in anni recenti archeologi e scienziati ci hanno permesso di scorgere la funzione e l’importanza storica della raccolta di rugiada.

Troviamo un esempio impressionante e importante nella storia della sopravvivenza dei cittadini della fortezza di Massada, stretta d’assedio e tagliata fuori dai rifornimenti d’acqua. A lungo agli archeologi e ricercatori era sfuggito il ruolo delle mura ricche di nicchie con la loro superficie enormemente ingrandita. In un primo momento si era ritenuto che questa forma delle mura fosse solo una piccionaia. Però il canale di scolo sul terreno faceva capire che questa struttura muraria serviva alla raccolta e condensa della rugiada mattutina.

Simili principi per la raccolta dell’acqua furono applicati anche in altre parti del mondo. In Francia meridionale per esempio si usava a lungo raccogliere la rugiada in questo modo per usi agricoli. Però si dimenticò lo scopo originario di questi piccoli “bories” (imm. 4), come si chiamavano queste strutture. In seguito venivano considerati “loculi per gli attrezzi”. Solo in tempi recenti è stato riscoperto il loro ruolo.

(imm. 4 Bories con mura, rappresentazione schematica: H. Weber)

1 – 8 canali di ventilazione
9 parete
10 spazio interno
11 contenitore di raccolta
12 suolo

La sezione di un pozzo di rugiada mostra la superficie dilatata sulla quale si condensa la rugiada. E’ disegnato anche il canale di raccolta.

In Grecia esistono strutture simili per la raccolta dell’acqua; sono noti come “colombaie”. Il termine lascia intendere che vi si associano i colombi, e non a torto. Oltre alla raccolta dell’acqua infatti servivano come rifugio per i piccioni. Lo sterco di questi contribuiva ad un’acqua ricca di nutrienti per l’irrigazione. Oggi le colombaie svolgono solo ruolo di abitazioni.

A Lanzarote il principio viene applicato in modo leggermente diverso. Qui l’acqua si raccoglie direttamente sulla superficie del suolo. Essa si raccoglie sulle pietre poste in semicerchio intorno alle piante, scorre giù e contribuisce ad alzare il livello della falda acquifera.

Anche in certi vigneti del Vallese si raccoglie la rugiada. Lo si fa usando della ghiaia grossa posta sul terreno tra le viti. I settori muniti di questi sistemi di raccolta d’acqua richiedono minore irrigazione e vengono danneggiati meno dai periodi di siccità.

Ist Wasser mehr als H2O? Das Lebenselement zwischen Mythos und Molekül

von Joan S. Davis

In der Antike entstand durch das Unergründliche des Entspringens des Wassers aus der Erde, die Vielfalt seiner Erscheinungsformen, seine unersetzbare Rolle für Leben und seinen Ruf als heilende Kraft eine Aura des Wunders um das Wasser; es wurde schützend umhüllt von Mythen. Anders ist es heute: Passen beobachtete Phänomene nicht in das vorherrschende wissenschaftliche Bild, laufen sie Gefahr nicht ernst genommen zu werden – eigentlich eine unwissenschaftliche Reaktion.

Beim Wasser hatte diese Einstellung zur Folge, dass das Molekül H2O das «Wesen» Wasser zum Verschwinden brachte.

Wo Wasser Mangelware war, wurde seine Allgegenwart in der Atmosphäre geschickt genutzt: Das Tauwasser wurde als Kondenswasser aufgefangen und als Trink- und Bewässerungswasser gesammelt. So naheliegend dieses Verfahren uns jetzt scheint, blieb diese Nutzung uns lange verborgen. Erst in den letzten Jahren sorgten Archäologen und Wissenschafter für Einblick in die Funktionsweise und die geschichtliche Bedeutung der Tauernte.

Ein eindrückliches und aussagekräftiges Beispiel ist in der Überlebensgeschichte der Bewohner der umlagerten und von Wasser abgeschnittenen Festung von Massada zu finden. Die Rolle der nischenreichen Mauern, mit ihrer stark vergrösserten Oberfläche, entging lange Zeit den Archäologen und Forschern. Diese Mauergestaltung wurde zuerst lediglich als Taubenschlag angesehen. Der Abflusskanal im Boden liess aber erkennen, dass diese Mauerstruktur dem Sammeln und Kondensieren des Morgentaus diente.

Wasser: Taufe durch Untertauchen

(Immersionstaufe). Legenda aurea, Esslingen, 1481

19

Nach dem gleichen Prinzip wurde auch in anderen Teilen der Welt Wasser gesammelt.

Zum Beispiel war es in Südfrankreich lange Tradition, das Tauwasser für landwirtschaftliche Zwecke auf diese Weise zu gewinnen. Der ursprüngliche Zweck dieser kleinen «Bories» (Abb. 4), wie die Strukturen hiessen, geriet jedoch in Vergessenheit. Mittlerweile wurden sie als «Gerätehäuschen» angesehen. Erst in letzter Zeit wurde ihre Rolle wieder entdeckt.

Abb. 4 Bories mit Mauern
(Schematische Darstellung: H.Weber)

Abb. 5 Querschnitt durch einen Taubrunnen
(schematische Darstellung: H.Weber)

1–8 Luftkanäle
9 Wandung
10 Innenraum
11 Sammelbehälter
12 Erdboden

Der Querschnitt durch einen Taubrunnen lässt die vergrösserte Oberfläche, auf welcher das Tauwasser kondensiert, sichtbar werden.Auch der Sammelkanal ist eingezeichnet.
In Griechenland gibt es ähnliche Strukturen zum Wassersammeln, sie sind als «Columbaria» bekannt. Die Bezeichung lässt erkennen, dass sie mit Tauben assoziiert werden, und dies nicht zu Unrecht. Neben dem Wassersammeln, dienten sie als Taubenschläge. Zugleich verhalf der Taubenkot zu nährstoffreichem Wasser für die Bewässerung. Heute ist den Columbarien nur die Rolle der Behausung geblieben.
Auf Lanzarote wird das Prinzip etwas anders eingesetzt. Hier findet das Sammeln direkt auf der Oberfläche der Böden statt: Auf den in Halbkreisformen um die Pflanzen gesetzten Steinen sammelt sich das Wasser, fliesst hinunter und trägt zum Anheben des Grundwasserspiegels bei.
Auch in gewissen Walliser Rebbergen wird Tauwasser gesammelt. Hier geschieht dies durch die Verwendung von grobem Kies im Bodenbereich zwischen den Reihen.
Diejenigen Rebparzellen, welche solche Wassersammelsysteme haben, brauchen weniger Bewässerung und werden von den periodischen Trockenzeiten weniger beeinträchtigt.

 


BIO2016 / Indice