LUOGHI
Un passo in avanti nel processo di valorizzazione di Pantelleria

Il presidente del Consorzio Volontario per la tutela e la valorizzazione dei Vini  DOC di Pantelleria, Benedetto Renda, auspica una nuova coesione del tessuto produttivo finalizzato a promuovere l’enoturismo e una migliore conoscenza dei vini dell’isola

Pantelleria – 17 Gennaio 2017 - “Pantelleria e la sua viticoltura di tradizione, insieme alle altre coltivazioni tipiche dell’isola, hanno reso il Paesaggio un giacimento unico e identitario.  Con l’inserimento nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici del “Paesaggio della Pietra a secco dell’isola di Pantelleria” si compie un altro importante passo avanti nel processo di valorizzazione e promozione dell’agricoltura dell’isola che aveva già avuto lo straordinario riconoscimento UNESCO per la Pratica Agricola della Coltivazione della Vite ad Alberello”. È quanto ha dichiarato Benedetto Renda, Presidente del Consorzio Volontario di Tutela dei vini DOC dell’isola di Pantelleria. 

“Il tessuto produttivo, ora ha il compito di fare sistema e di aprire nuovi scenari di condivisione e sviluppo che vedano agire insieme singoli agricoltori, piccole aziende e grandi marchi. Il patrimonio storico culturale e naturalistico di Pantelleria, insieme al suo sistema rurale, ai vini passiti, alla coltivazione del cappero e degli ulivi, rappresentano un unicum importante di attrazione per quel turismo enogastronomico e naturalistico che muove, già oggi, centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo. Il nostro compito è quello di intercettarne i flussi e rendere Pantelleria una meta privilegiata e di alto significato culturale”.

“L’iscrizione di Pantelleria nel Registro – spiega il Presidente Renda - è il risultato importante raggiunto dalle istituzioni dell’isola e non può essere vissuto come una medaglietta ma deve ancora di più convincerci ad aprire un nuovo scenario. Le politiche di convergenza della UE, e il PSR in particolare, devono trovare sull’isola, in Sicilia e nel resto del paese un’unità di intenti che, come avvenuto per il riconoscimento UNESCO, sia in grado di assicurare risultati significativi e diffusi. Il Consorzio Volontario di Tutela dei vini DOC dell’isola di Pantelleria – conclude Renda –vuole esserne un attore coerente e totalmente consapevole”.

L’Ufficio Stampa
Ferdinando Calaciura
calaciura@granviasc.it


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