SALUTE E BENESSERE
“Frutta a metà mattina” tutti i giorni in 30 scuole milanesi

Milano Ristorazione propone un modello alternativo al progetto europeo Frutta nelle scuole

“Frutta a metà mattina” è il nuovo progetto portato avanti da Milano Ristorazione con il sostegno di Crea, Ministero delle Politiche Agricole e Comune di Milano. La municipalizzata milanese che ogni giorno serve circa 75 mila pasti nelle scuole del capoluogo lombardo ha avviato per un mese in 30 scuole dell’infanzia (ex scuole materne) una sperimentazione che prevede la distribuzione di un frutto a metà mattina per i bambini. Se il test nelle scuole pilota avrà esito positivo, tutti gli alunni delle scuole materne e primarie milanesi servite da Milano Ristorazione consumeranno come merenda del mattino un frutto dal prossimo anno scolastico.

Il progetto prevede che la frutta data ai bambini a fine pasto sia anticipata alle 10,30 del mattino eliminando così merendine e focacce portate da casa. La retta del servizio mensa non aumenterà e, anzi, le famiglie potranno risparmiare non dovendosi più preoccupare della merenda mattina.  Il grosso degli investimenti riguarderanno il servizio necessario per garantire la consegna della frutta prima dell’orario previsto per la merenda a tutte le scuole. Per fare ciò sarà necessario sarà necessario aumentare il numero di mezzi circolanti o modificare gli orari e avere un maggior numero di addetti al lavaggio, porzionamento e distribuzione della frutta all’interno delle scuole.

Diversi i benefici diretti ed indiretti. Oltre ad un aumento generale del consumo di frutta,  spiega Gabriella Iacono Amministratore Unico di Milano Ristorazione, si può ridurre lo spreco alimentare perché  “i bambini non mangiano più la solita merendina e arrivino all’ora del pranzo con il giusto livello di fame e questo permette di ridurre gli avanzi  che restano nel piatto “. Per non parlare dei benefici sulla salute della sostituzione di una merendina ricca di grassi saturi, zuccheri e conservanti con un frutto fresco e di stagione con meno calorie e più caratteristiche nutrizionale apprezzabili. Per capire quanto l’iniziativa sia efficace a spingere i bambini verso buone abitudini alimentari, Milano Ristorazione si impegna in un’opera di monitoraggio delle ricadute di “Frutta a metà mattina”.

Parlando di frutta nelle scuole al posto delle merendine, viene spontaneo pensare al progetto chiamato proprio “Frutta nelle scuole”, promosso dall’Unione Europea che pur partendo da presupposti promettenti è incappato in numerose criticità, che abbiamo raccontato più volte. Le lamentele per la distribuzione in migliaia di scuole di frutta fuori stagione e di provenienza estera, spesso troppo acerba o addirittura ammuffita e confezionata singolarmente in imballaggi di plastica sono numerose e continuano regolarmente in questi anni. Si tratta di problemi in contrasto con il programma del Crea che cerca di affiancare al progetto Frutta nelle scuole un programma educativo per spiegare ai bambini l’importanza della stagionalità e della territorialità di frutta e verdura.

”La ragione di queste criticità è da ricercarsi nell’impianto stesso del progetto. La frutta non è fornita dalle società di ristorazione collettiva che si occupano dei servizi mensa, ma da soggetti terzi, scelti tramite gare di appalto, senza le necessarie competenze e senza le infrastrutture logistiche per fornire un servizio quotidiano coordinato con le aziende di somministrazione. I distributori, per di più, vengono assegnati seguendo criteri geografici poco logici (famoso il caso delle aziende pugliesi che rifornivano le scuole piemontesi).

Il progetto di Milano Ristorazione potrebbe diventare l’ancora di salvezza del progetto europeo “Frutta nelle scuole”, trasformando un sevizio discontinuo – con le sue cinquanta consegne di frutta nell’arco dell’anno ed esclusivamente nelle scuole primarie – in quotidiano. Se l’iniziativa dovesse avere successo potrebbe diventare il modello per correggere le criticità del progetto europeo in altre realtà. Con queste premesse c’è la seria possibilità che il progetto “Frutta a metà mattina” diventi una proposta da estendere ad altre città.

(Giulia Crepaldi - www.ilfattoalimentare.it)

 



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