QUALITA'
Cambi climatici e capacita d’invecchiamento

Entro il 2050 le temperature dovrebbero aumentare di 1-4 gradi e, senza adeguamenti tecnici, a cambiare non saranno soltanto gli aromi del vino, ma anche la sua capacità d’invecchiamento. A lanciare l’allarme è il professore e ricercatore dell’Institut de Sciences de la Vigne et du Vin dell’Università di Bordeaux, Philippe Darrie. Ne risentirà, così, il contenuto di metossipirazina, da cui dipendono le note verdi e di pepe di Cabernet Sauvignon, nei Merlot e nei Sauvignon Blanc, che calerà. Allo stesso modo, in caso di stress idrici importanti, sarà sintetizzato meno rotundone, che dà al Syrah la sua tipicità. E ancora, soffriranno i precursori degli aromi tiolici, le molecole responsabili degli aromi di gemma di cassis, bosso, pompelmo, frutto della passione di Gewürtztraminer, Sauvignon Bianco, Riesling e Pinot. Al contrario, aumenteranno i terpeni, i lattoni ed i furanoni, con note di frutta cotta sempre più marcate.

“Sarà difficile - spiega il professor Philippe Darrie - salvaguardare il potenziale di invecchiamento dei grandi vini, che dovrebbero mantenere acidità e capacità antiossidanti attraverso corretti livelli di glutatione, che invece risultano dimezzati nelle annate più torride”. (www.winenews.it)



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