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Istat, PIL 2015 rivisto a +0,8%, deficit al 2,6%

L'Istat ha comunicato il primo marzo il PIL dell'Italia è aumentato nel 2015 dello 0,8%, registrando una crescita dopo tre anni consecutivi di flessioni. La stima preliminare aveva indicato un aumento dello 0,7%.

Dal lato della domanda interna nel 2015 si registrano, in termini di volume, variazioni positive nei consumi finali nazionali (0,5%) e negli investimenti fissi lordi (0,8%). Per quel che riguarda i flussi con l'estero, le esportazioni di beni e servizi sono aumentate del 4,3% e le importazioni del 6,0%.

L’Istat spiega che la domanda interna ha contribuito positivamente alla crescita del PIL per 0,5 punti percentuali (1,0 al lordo della variazione delle scorte) mentre la domanda estera netta ha fornito un apporto negativo per 0,3 punti.

A livello settoriale, il valore aggiunto ha registrato aumenti in volume nell'agricoltura, silvicoltura e pesca (3,8%), nell'industria in senso stretto (1,3%) e nelle attività dei servizi (0,4%). Le costruzioni hanno invece registrato un calo dello 0,7%.

L'indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche (AP), misurato in rapporto al PIL, è stato pari al -2,6%, a fronte del -3,0% del 2014. L'avanzo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) misurato in rapporto al PIL è stato pari all'1,5% (1,6% nel 2014). (www.borsainside.com)



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