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Agrumi e chimica: la Corte di Giustizia Ue conferma che gli imballaggi devono indicare se sono stati trattati con sostanze chimiche dopo la raccolta

La Corte di Giustizia dell’Unione europea ha respinto un ricorso della Spagna, confermando che gli imballaggi di limoni, arance e mandarini devono contenere indicazioni sugli eventuali agenti conservanti o le altre sostanze chimiche utilizzate nei trattamenti effettuati sulla superficie esterna  dopo la raccolta. La Spagna chiedeva l’annullamento di questa disposizione, perché in contrasto con una norma non vincolante adottata dalla Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (CEE-ONU), secondo cui l’indicazione dell’utilizzo di conservanti o di altre sostanze chimiche è necessaria solo se richiesta dalla legislazione del paese importatore.

Secondo la Corte di Giustizia europea, invece, è ragionevole che il consumatore sia avvertito dei trattamenti effettuati sugli agrumi dopo la raccolta. A differenza dei frutti a buccia sottile, gli agrumi possono essere trattati con dosi molto più elevate di sostanze chimiche e la buccia può in qualche modo entrare a far parte dell’alimentazione umana. La Corte ricorda che i limiti massimi applicabili ai residui di 2 fenilfenolo (fungicida agricolo utilizzato per il trattamento a cera delle superfici degli agrumi) sono fissati a un livello 50 volte maggiore per gli agrumi che per altri frutti.

Nel respingere il ricorso della Spagna, la Corte di Giustizia Ue sottolinea come la Commissione europea non fosse tenuta ad adottare, a livello dell’Unione, una norma di commercializzazione degli agrumi identica alla norma CEE-ONU. Inoltre, sostiene la Corte, l’etichettatura relativa all’eventuale trattamento post raccolta degli agrumi era necessaria per garantire adeguata tutela dei consumatori all’interno e all’esterno dell’Unione.

Questi sono gli additivi permessi dall’UE per il trattamento degli agrumi

E 901 – Cera d’api, bianca e gialla – Categoria: Agente di rivestimento, Supporto per additivi.

E 904 – Gommalacca – Categoria: Agente di rivestimento.

Il Tiabendazolo (E233)  è un conservante sintetico fungicida, antiparassitario e antimuffa, spruzzato sulla superficie di alcuni tipi di frutta, soprattutto su agrumi e banane, per permetterne la conservazione in tempi prolungati. Il tiabendazolo può essere un componente delle soluzioni acquose nelle quali i frutti vengono immersi.

E 230 Bifenile,  E 231 Ortofenilfenolo,  E 232 Ortofenilfenolo sodico sono altri due conservanti utilizzati per il trattamento di superficie degli agrumi

(Beniamino Bonardi - www.ilfattoalimentare.it)



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