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UE e COP 21, firma e ratifica dell'accordo alle porte

La Commissione europea si è riunita il 2 Marzo per valutare il nuovo accordo globale sul clima adottato a Parigi lo scorso dicembre. L'accordo di Parigi è il primo accordo multilaterale sui cambiamenti climatici a livello globale frutto della conferenza internazionale COP 21 tenutasi a Parigi tra il 30 novembre e il 12 dicembre 2015. Sottoscrivendo questo accordo, la comunità internazionale ha deciso di arginare ed evitare cambiamenti climatici drastici e pericolosi. Le colonne portanti dell'accordo sono il mantenimento dell'aumento della temperatura media globale al di sotto dei 2°C e il contenimento delle emissioni di carbonio in tutti i paesi firmatari. Anche il quadro per le politiche dell'energia e del clima per il periodo 2020-2030, presentato dalla Commissione nel 2014, insieme all'accordo di Parigi, propone nuovi obiettivi tra cui la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, l'aumento nell'utilizzo delle energie rinnovabili ed un nuovo sistema di governance e di indicatori di rendimento.

Grazie alla rapida ratifica ed entrata in vigore del COP 21 (l'accordo sarà aperto alla firma il 22 Aprile 2016 a New York in occasione della cerimonia di alto livello dove sarà presente anche l'Unione europea con i suoi Stati Membri per rimarcare l'impegno preso) l'Unione potrà operare rapidamente e partecipare in futuro alle revisioni periodiche di controllo per assicurarsi il raggiungimento degli obiettivi preposti; inoltre entro il 2020 tutti i paesi firmatari dovranno rendere note le strategie per limitare le emissioni di carbonio a lungo termine di almeno il 40%. Questo obiettivo è inserito nella strategia energetica ed è una delle dieci priorità del Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker.

Com'è stato sottolineato dal Vicepresidente della Commissione europea per l'Unione energetica Maroš Šefčovič l'accordo di Parigi invia un forte segnale della transizione energetica pulita che sta interessando tutto il globo, all'interno della quale l'Europa vuole primeggiare nel settore dell'energia rinnovabile e dell'efficienza energetica, creando forte crescita e nuova occupazione. Come ha in seguito affermato il Commissario per il clima e l'energia Miguel Arias Cañete bisogna attuare tutto questo concretamente senza nessun tipo di ritardo firmando e ratificando l'accordo il prima possibile per poter mantenere questo tema al vertice dell'agenda politica internazionale.

Denise Sbardellini e Francesco Laera

COMM-REP-MIL@ec.europa.eu



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