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Unione dell'energia: punto della situazione e prossimi passi

"Oggi abbiamo l'opportunità di riflettere su quanto abbiamo fatto nell'ultimo anno e su quanto potremo fare negli anni e nei decenni a venire per l'Unione dell'energia". Con queste parole il Vice-Presidente per l'Unione energetica, Maroš Šefčovič ha aperto il suo intervento al Jacques Delors Institute per celebrare il primo anniversario del pacchetto energetico della Commissione Ue.

Šefčovič ha evidenziato che nel corso dell'ultimo anno sono stati compiuti quattro step importanti in direzione dell'obiettivo prefissato dalla Commissione Juncker.

In primo luogo sono stati mossi i primi passi verso una transizione nelle fonti energetiche, mettendo al centro l'equità sociale e gli interessi dei consumatori. In particolare l'obiettivo è stato quello di ridurre il tasso di povertà energetica, ossia la mancanza di accesso alle nuove forme di energia, che in Europa si attestava intorno al 10%.

In secondo luogo è stato introdotto il report annuale sull'Unione dell'energia, che mira a registrare i progressi dei singoli Stati membri.

In terzo luogo la Commissione europea ha presentato il 16 febbraio scorso il nuovo pacchetto sulla sicurezza energetica, finalizzato a fronteggiare possibili interruzioni dell'approvvigionamento energetico, come in parte avvenuto nel 2014 a seguito della guerra civile in Ucraina.

Infine l'Unione europea ha svolto un ruolo di guida, grazie all'opera del Commissario Arias Cañete, nelle trattative di Parigi, che hanno portato a un accordo a livello globale sulla riduzione delle emissioni di gas serra, ribadendo così la centralità del tema tra le politiche Ue.

Il vice-Presidente si è poi concentrato sulle prossime misure, finalizzate a completare il 90% dell'Unione energetica entro fine anno. In particolare i progressi passeranno dall'attuazione del "modello delle 5D", ossia:

  1. Decarbonizzazione delle economie europee

  2. Democratizzazione nella produzione e nel consumo di energia

  3. Digitalizzazione per migliorare il consumo di energia e l'efficienza

  4. Diversificazione delle fonti di energia

  5. Interruzione (Disruption) dei cicli energetici tradizionali

Un processo che dovrà tener conto degli impatti sociali, affinché non si riveli iniquo e aumenti le disuguaglianze nell'accesso all'energia, e delle esigenze dei consumatori, che potrebbero essere penalizzati da un cambiamento radicale.

Infine Šefčovič si è concentrato sulle "smart cities", poiché le città sono le principali fonti di agenti inquinanti e un ripensamento complessivo della loro struttura porterebbe enormi benefici non solo all'ambiente ma anche alla vita dei cittadini.

Francesco Laera e Alessandro Cogoni

COMM-REP-MIL@ec.europa.eu




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