FATTI E PERSONE
Spreco alimentare: in Italia vale 13 mld euro anno, 1% PIL

Al via la campagna europea '''Spreco Zero 2016'': sui ''diari di famiglia'' i consumatori possono annotare il cibo che finisce nella pattumiera. Un invito alle buona pratica per evitare sprechi

Lo spreco alimentare domestico in Italia vale oltre 13 miliardi di euro ogni anno, circa l'1% del PIL. Lo rivela una ricerca promossa dall'Università di Bologna e presentata in occasione del lancio della sesta edizione di "Spreco Zero 2016", campagna europea per la riduzione degli sprechi alimentari. La ricerca promossa dall'Università di Bologna è stata condotta dall'osservatorio Waste Watcher, formato dalla società di sondaggi SWG e da Last Minute Market, impresa per il recupero di beni invenduti a favore di enti caritativi, col sostegno del Ministero dell'Ambiente e di Unicredit.

Il valore dello spreco alimentare nel pianeta è di 1.000 miliardi di dollari, che ogni anno sale ad oltre 2.600 miliardi con i 'costì nascosti legati all'acqua e all'impatto ambientale. Nella sola Unione Europea si gettano 88 milioni di tonnellate di cibo all'anno e ogni giorno si sprecano 720 Kcal di cibo a persona (dati Fusions 2016). Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market (società nata in seno all'Università bolognese), ricorda che "sono le pattumiere domestiche a detenere il record dello spreco di cibo, 47 milioni di tonnellate per i cittadini Ue: un costo che per gli italiani è stimato in 8,4 miliardi di euro all'anno (6,7 euro settimanali a famiglia)".

"La nostra grande sfida è far coesistere la sostenibilità ambientale con la crescita economica. In un mondo in cui il Capitale naturale e le risorse sono limitate, il loro spreco è un limite, una preoccupazione economica, ma ancor di più una questione ambientale, spiega Barbara Degani, sottosegretario all'Ambiente - La prevenzione e la riduzione degli sprechi, in primis quelli alimentari, devono diventare l'imperativo del nostro vivere quotidiano".

L'iniziativa Spreco Zero 2016 - nata dalla partnership fra l'istituto bancario, aziende dell'agroalimentare italiano e del packaging nazionale come Granarolo SpA, Alce Nero, Comieco, Conapi-Mielizia, Istituto Nazionale Imballaggio, Conad e Bia Italian Food, e ha come media partner Radio2 Rai) - propone buone pratiche di prevenzione degli sprechi alimentari. Per farlo, promuoverà su campione scientifico i "Diari di Famiglia", sui quali "i partecipanti annotano su formulari il cibo gettato a ogni pasto, con la motivazione e il metodo di smaltimento".

Nell'ambito della campagna è stata lanciata la terza edizione del Premio Vivere a Spreco Zero, i piccoli 'Oscar' della sostenibilità. Tre le categorie previste: Imprese, Amministrazioni Pubbliche e Scuole, con testimonial lo scrittore e giornalista Paolo Rumiz e lo chef Moreno Cedroni. Anche i cittadini potranno partecipare, condividendo le buone pratiche, con il contest #sprecozero in 140 caratteri e con i tweet #sprecozero #contest inviati fra il 15 settembre e il 15 ottobre.

Infine, Spreco Zero 2016 il 16 ottobre celebrerà il World Food Day, Giornata mondiale dell'alimentazione. A Milano e a Bologna l'8 e il 15 ottobre parteciperà con l'evento "10mila piatti vuoti" a "In the name of Africa", iniziativa su fame e malnutrizione. Per Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market e presidente del Comitato tecnico-scientifico piano nazionale di prevenzione dei rifiuti (Min. Ambiente) "studiare meglio le cause e i comportamenti dei consumatori è il primo passo

per garantire policies adeguate di prevenzione dello spreco". Poi conclude: "Fra gli obiettivi della campagna c'è la creazione dell'Anno Europeo sullo Spreco alimentare: la questione è globale e va affidata al coordinamento degli Stati membri della Ue".  (www.repubblica.it)



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