FATTI E PERSONE
Fao: Nobel Yunus, basta un 'seme' per sviluppo impresa sociale

Fame zero se industria cibo-agricoltori sviluppano prezioso seme

Per raggiungere l'obiettivo "fame zero" attraverso il social business "l'industria alimentare e il mondo agricolo devono esprimere molta capacità creativa per sviluppare un prezioso seme che poi sarà replicata. Da un seme capace di rigenerarsi cresce una piantagione. Ai manager dei colossi alimentari l'invito a creare un seme produttivo. A noi il compito di ripiantarlo in ogni parte del mondo". E' la suggestiva metafora scelta da Muhammad Yunus, premio Nobel per la Pace, intervenuto al seminario promosso dalla Fao su "Social Business per l'obiettivo Fame Zero".

Nel promuovere le imprese sociali, dai prestiti ai mendicanti per farli vendere porta a porta alle zanzariere a costo sociale per combattere la malaria, ha detto Yunus, "lavoriamo con i Ceo di grandi aziende globali che al contempo sanno essere umani. La nostra azione porterà a qualcosa di nuovo sul fronte del business. L'idea è passare dal cibo di bassa qualità alla buona tavola creando economie moderne, senza portare i giovani a emigrare in città ma spingendo microimprenditorialità locali. Ma dobbiamo far sì che sia un business autosufficiente, va superata la fase caritatevole".

L'idea del business social, secondo Yunus, "equivale a indossare occhiali per vedere temi nuovi, e avere una visione alternativa al consueto. E questa operazione può essere fatta in ogni Paese dove fate impresa".

Nel confronto promosso dall'Agenzia delle Nazioni Unite tra dimensione imprenditoriale e impegno per la lotta alla fame nel mondo, con la partecipazione di Federalimentare e aziende italiane del calibro di Ferrero, Granarolo e gli allevatori siciliani associati a Uniceb, oltre a colossi esteri come Mars, Nbf e McCain, arriva dal Bangladesh, uno dei Paesi più poveri al mondo, un appello a "riunire gli sforzi", ha raccomandato il Nobel Yunus, per portare avanti le azioni volte all'obiettivo fame zero. Insieme alla priorità sulla sicurezza alimentare sottolineata dal direttore generale della Fao Jose' Graziano Da Sila: "non possiamo ragionare di sicurezza alimentare senza cibo sicuro" ha detto. (www.ansa.it)



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