FATTI E PERSONE
Unesco: Pizza-day o Perdonanza, Italia vota candidatura

Commissione italiana chiamata alla scelta dossier per Parigi

Siamo alla vigilia del Pizza-Day oppure del Perdonanza-Day. La Commissione nazionale italiana per l'Unesco, che si riunirà il 4 marzo a Roma, valuterà se confermare la candidatura dell'"Arte dei Pizzaiuoli napoletani" o ripresentare quella della "Perdonanza Celestiniana dell'Aquila" per l'ingresso nella "Lista Unesco del patrimonio culturale immateriale dell'umanità" che sarà poi valutato dall'istituzione con sede a Parigi.

La candidatura della festa religiosa che si tiene ogni anno nel capoluogo abruzzese terremotato, istituita nel 1294 per volere di Papa Celestino V, fu infatti già presentata ma con esito negativo. Domani si ritenta con un dossier aggiornato.Alla riunione è prevista la partecipazione, tra gli altri, di rappresentati dei ministeri delle Politiche Agricole, nonché dei Beni Culturali, Esteri, e Sviluppo economico.

Alla vigilia della scelta della candidatura italiana sale in particolare la "febbre" per l'attesa designazione tra le istituzioni e gli operatori e esercenti campani insieme ai maestri pizzaiuoli sparsi in tutto il mondo: sono state oltre 850mila le adesioni alla campagna promossa da Alfonso Pecoraro Scanio con la Fondazione Univerde e a cui hanno aderito, oltre al Sistema Confesercenti, anche Coldiretti, Cna e l'Associazione dei pizzaiuoli napoletani.

Per il Sistema Confesercenti, che ha portato 50mila firme a sostegno della petizione #PizzaUnesco, "la pizza è uno dei prodotti simbolo della cucina e della cultura italiana nel mondo. Ma è anche un patrimonio da preservare dagli effetti collaterali della globalizzazione. Il giro d'affari nel nostro Paese, tra pizzerie, pizza a taglio, panetterie e pizze surgelate, si aggira sui 12 miliardi l'anno". (www.ansa.it).



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