FATTI E PERSONE
Usa, arriva la stagione dei “Millenials”

L’inizio del 2016, neanche troppo simbolicamente, è il momento in cui i Millenials più giovani hanno ormai compiuto 21 anni, portando l’ultima generazione dei consumatori Usa a quota 79 milioni di persone, capaci, nel 2015, di stappare 1,915 miliardi di bottiglie, pari al 42% dei consumi complessivi, più di qualsiasi altra generazione, almeno secondo l’ultimo report sui consumi enoici del Wine Market Council.

Il cambiamento più importante degli ultimi cinque anni è la stabilità della fascia più matura, quella che va dai 30 ai 38 anni, sia in termini economici che di gusti, e cresce, in generale, la capacità di

spesa, con il 37% dei bevitori ad “alta frequenza” che nel 2015 ha acquistato almeno una bottiglia a

settimana da 20 dollari o più, esattamente il doppio di quanti se ne contavano nel 2010. Inoltre, lo

studio Nielsen sui consumi enoici fuori casa, sottolinea come il prezzo medio della bottiglia è passato dai 6,31 dollari del 2011 ai 7,81 dollari dello scorso anno, con il 17% degli acquisti in negozio che riguardano bottiglie da 15 dollari o più. Quando si parla di gusti, i Millenials sono la generazione con la più variegata gamma di preferenze che gli Usa abbiano mai visto. Nel 2011 ci fu il boom di Malbec e Moscato, le cui vendite si sono assestate nell’ultimo anno, mentre la crescita, più recente, di Pinot Nero e Sauvignon Blanc, non pare arrestarsi, specie tra chi spende di più. Al contrario, sono in sofferenza Merlot e Syrah.

Quando si parla di zone di produzione, la curiosità si traduca in acquisti dai territori più disparati, con il 72% dei Millenials che ha dichiarato di aver comprato un vino italiano negli ultimi 3 mesi (+10% sul 2012), mentre il 69% ha scelto la Francia (+9% sul 2012) ed il 46% l’Australia. E ancora, il 30% dei wine lovers più giovani ha acquistato bottiglie Washington, Oregon, Cile, Argentina,

Germania, Portogallo, Sudafrica, Grecia, Austria, New York, Nuova Zelanda o Spagna negli ultimi tre mesi, una percentuale sensibilmente più alta dei Boomers. Un panorama frammentato in cui gli

spumanti, ad esempio, rappresentano, in valore, il 9% degli acquisti fuori casa, con le bollicine del

Belpaese, guidate dal Prosecco, che hanno raddoppiato le vendite negli ultimi cinque anni. (www.winenews.it)

 



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