FATTI E PERSONE
Ue, Greenpeace chiede un "exit plan" per l'erbicida glifosato

Dopo mancato sostegno Commissione per prorogare l'autorizzazione

Greenpeace chiede un "exit plan" per il glifosato dopo che la Commissione Ue non ha ottenuto ancora una volta il sostegno necessario della maggioranza qualificata dei Paesi Ue per la sua proposta di prorogare l'autorizzazione dell'erbicida. Tra i contrari Francia e Malta, astenuta l'Italia. Ora la Commissione potrebbe procedere autonomamente alla proroga.

"La Commissione è in procinto di concedere al glifosato un'ulteriore proroga, che continuerà a lasciarci esposti a questo rischioso diserbante. Questo tempo andrebbe quantomeno utilizzato per elaborare un exit plan dal glifosato, l'erbicida più usato in Europa che è stato collegato a problemi per la salute e l'ambiente", ha dichiarato Federica Ferrario, responsabile campagna agricoltura di Greenpeace Italia.

A marzo dello scorso anno l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), organo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, aveva classificato il glifosato come "probabilmente cancerogeno" per gli esseri umani. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha contraddetto lo IARC nel novembre del 2015, definendo il glifosato "probabilmente non cancerogeno".

L'autorizzazione del glifosato è scaduta a giugno 2012, ma la Commissione Ue l'ha già prorogata due volte, nel 2011 e nel 2015. La Commissione Ue intende ora estendere nuovamente la licenza fino alla fine del 2017, quando si prevede che sarà completata la valutazione degli effetti negativi del glifosato sulla salute umana e l'ambiente da parte dell'Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (ECHA). (www.askanews.it)


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