FATTI E PERSONE
Quando “l’Enologia”... prende il volo e... viaggia a due ruote... si chiama... Donato Lanati

1)L’Enologo Donato Lanati / 2)Marco Barbano Commissario di Pista e Arianna / 3) Si parte!


Oggi ho per voi uno scoop, se così si può ancora dire del mitico Donato Lanati, enologo che ogni giorno inventa qualcosa per stupirci e quindi ogni giorno con lui è... uno scoop!

Prima di tutto vediamo chi è l’enologo?

“E’ chi segue una o più fasi del processo di trasformazione, produzione e invecchiamento del vino all’interno di cantine e aziende vitivinicole, fino alla commercializzazione”.

Questa è la definizione tecnica che troviamo in internet. Ma chi è l’enologo, Lanati, come uomo lo scopriremo solo conoscendolo, ascoltandolo e... se sapremo leggere nella sua anima.

La tastiera del computer, la penna, non servono solo per scrivere di qualcuno se dimentichiamo che in ogni uomo è racchiuso un cuore, un’anima, una mente, capace di provare emozioni e sentimenti.

Ecco perchè potrei intitolare questo articolo “L’Enologo Lanati: l’Anima del Vino”, o “Con Donato Lanati...l’enologia dei motori... sulla pista da cross”.

Ma perchè l’ho invece intitolato: Quando “l’Enologia”... prende il volo e...viaggia a due ruote si chiama... Donato Lanati?

Se pensate a Donato Lanati lo abbinate ai riconoscimenti mondiali che ha ottenuto come migliore enologo del mondo. Ai più fantasiosi verrebbero in mente bucoliche visioni di vigneti, grappoli d’uva, cantine e infernot, bottiglie di pregiato vino, tavole imbandite. La sua immagine la affiancate a Enosis, la culla della scienza del vino, dove Lanati magicamente crea vini incredibili, macchinari enologici all’avanguardia, ripercorre la storia dell’uomo e della vite.

Ma avete mai provato ad immaginarlo in abbigliamento da motocross, in sella ad una rombate moto da cross? O immaginarlo con casco e abbigliamento da elicotterista?

Che Donato Lanati abbia due grandi amori, l’enologia e il Monferrato...è di dominio pubblico, ma che... fedifrago abbia anche altre passioni non tutti lo sanno: la passione per il volo, di cui ha il brevetto per pilotare aeroplano ed elicottero; ama anche le immersioni subacquee e adora correre sulle piste di motocross, in sella alle sue stupende moto veri gioielli da cross! Ma a quanto “si dice” tutto ciò che desta la sua curiosità lo appassiona!

Ed è proprio su una rombate mota da cross, in un circuito di motocross, che oggi ve lo presento, ma tranquilli, la prossima volta vi parlerò del Lanati enologo, famoso in tutto il mondo come il migliore in assoluto: un mito dell’enologia!

Siamo in Piemonte, a Moncalvo “La più piccola città d’Italia”, a circa 20 km da Asti, che vanta una importante Fiera del Tartufo e la Fiera del Bue Grasso. Ma oggi non sono in questa località come turista e quindi mi soffermo brevemente su alcuni cenni di “cosa vedere”.

Dall'alto della torre del belvedere, sulla piazza centrale del mercato, si domina la valle sottostante e si possono scorgere le cime innevate delle Alpi, il Monviso, le colline con i vigneti allineati, i campi di grano, i verdi prati e i boschi del Parco del Sacro Monte di Crea.

I bastioni e le torri del castello risalgono al secolo XIV e racchiudono il borgo medioevale con angoli suggestivi, strette viuzze, scalinate, rampe scoscese, viottoli ripidi, piccole piazzette raccolte intorno ad antichi palazzi, come Palazzo Testafochi e la Casa De Maria, esempio gotico. La Sinagoga e la chiesetta stretta dalle mura delle vecchie case con i portoni barocchi che invitano a fermare l'obiettivo per un clic. Moncalvo racchiude anche piccoli tesori d'arte come le tele dell'insigne pittore Guglielmo Caccia detto "il Moncalvo", ivi sepolto nella trecentesca parrocchiale in cui si possono anche vedere numerose sue tele e quelle della figlia Orsola anch'essa pittrice.

1) Tipico esempio di Infernot della zona - Grazzano Badoglio / 2) I dintorni di Moncalvo

Ma grazie al Moto Club “Italo Palli” di Casale Monferrato (AL) e ai soci moncalvesi del Club, che hanno organizzato la terza edizione di “Monfettucciato” di Moncalvo (AT), si è potuto assistere ad una spettacolare esibizione di cross, non competitiva.

Sono 140 i bikers provenienti da tutto il Nord d’Italia che hanno affrontato i 1500 metri del circuito appositamente allestito. Un percorso che si snodava lungo il tracciato nel bosco sottostante la cittadina e la chiesa di S. Francesco, e i terreni dell’ex tiro a segno.

Ogni anno è un crescendo di partecipanti, ma per questa domenica “particolare” una presenza insolita che dall’enologia...passa alle rombati moto! Ospite d’eccezione Donato Lanati con il suo gruppo di vecchie glorie del cross e dell’enduro, tra cui si notavano molti campioni d’Italia e d’Europa che con la loro prestigiosa presenza unita al “mitico uomo dei vini” hanno contribuito al successo della manifestazione!

Per i dieci ospiti, campioni del Team Enosis del dot. Lanati è stata riservata la pista per alcuni minuti, per consentire le riprese effettuate da un elicottero con una troupe televisiva che ha seguito le loro performance, trasformandoli in protagonisti assoluti di spettacolari esibizioni di bravura.

Bambini, ragazzi, ragazze, meno giovani, piloti esperti, principianti, semplici spettatori, appassionati di moto enduro, tutti hanno partecipato alla riuscita della manifestazione tra esibizioni, giri tra le bancarelle di attrezzature sportive e prodotti alimentari. Peccato che la giornata nuvolosa non abbia contribuito e ravvivare i colori del paesaggio.

Al termine premi per tutti i partecipanti. Tre premi sono stati riservati alle categorie: “Crazy Driver” andato ad un piccolo moncalvese; “Rookie Driver” (il più piccolo, anni 6); “Veteran Driver” ad un “veterano” di 68 anni, proveniente da Bergamo ed ex Campione Europeo di Enduro.

E’stato Donato Lanati che ha premiato i tre vincitori dei trofei in palio e con il sindaco di Moncalvo, Aldo Fara ha concluso la bella giornata con l’estrazione dei premi... per tutti, messi in palio dagli sponsor di “Monfettucciato 2016”.

Bello l’intervento di Lanati che durante la premiazione ha sottolineato che “lo spirito sportivo non ha sesso, nè età e per questo anche in un campo come questo, in compagnia con gli amici, non c’è differenza tra un bambino di 6 anni e un veterano di 60, come lui! Per Lanati sulla pista si è tutti contemporanei che praticano uno sport e lo sport è una passione e le passioni non hanno limite d’età”.

Condivido! Lo sport è e deve essere solo un luogo d’incontro tra amici che si cimentano in una gara in cui deve vincere anche il divertimento. Non c’è valore, nè prestigio a vincere con l’inganno. Nè ha senso uccidere, distruggere tutto, anche un bella giornata all’insegna dello sport come divertimento. Per questo non vince solo il... migliore in gara, ma anche chi ha lo spirito da vero sportivo e sa stringere la mano al vincitore!

1 e 2) Moncalvo cucina tipica - Agnolotti Piemontesi / Bollito misto di Moncalvo


3 e 4) I due “gioielli da cross” di Donato Lanati

E dopo aver conosciuto un lato meno noto del Lanati enologo di fama mondiale e di un uomo che sa anche essere umile e modesto nel non ostentare supremazia nei confronti di altri sportivi, ma punta di più all’amicizia e alla correttezza in pista...come nella vita, a me non resta che ringraziarlo brindando virtualmente a Donato Lanati, un Grande come Enologo e un Grande come Uomo!

di Alexander Màscàl - foto Matteo Saraggi - ASA



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