FATTI E PERSONE
Commercio al dettaglio in crisi, ma crescita della vendita diretta nei mercati degli agricoltori

Vi fanno la spesa 4 italiani su 10, aumento record del 55% in 5 anni. Un trend che nella Marca ha portato i mercati a quota 15

Soffrono le vendite del dettaglio tradizionale soprattutto nei piccoli negozi, ma cresce il commercio ambulante con il boom dei mercati di vendita diretta del contadino dove hanno fatto la spesa più di 4 italiani su 10 (43%) nel 2016 con un aumento record del 55% negli ultimi 5 anni, in netta controtendenza. È quanto emerge dall’indagine della Coldiretti su dati Ipr marketing a commento dei dati Istat sul commercio al dettaglio nel luglio 2016 che risultano in calo sia dal punto di vista congiunturale che tendenziale. Trend di crescita che riguarda anche la vendita diretta targata Campagna Amica che avviene nella marca trevigiana nelle imprese agricole di Coldiretti Treviso e nei mercati degli agricoltori. Mercati che negli ultimi mesi sono saliti a ben 15 nell’intera provincia (in allegato scheda con luoghi e giorni). 102, invece, sono i Punti di campagna Amica ovvero le opportunità di vendita diretta direttamente nelle imprese agricole di Coldiretti Treviso e 42 gli agriturismi di Campagna Amica Treviso.

“ Soprattutto a seguito delle performance durante l’estate, al contrario, continuano a crescere gli acquisti diretti dal produttore grazie - sottolinea Walter feltrin, presidente di Coldiretti Treviso – all’attenzione per il benessere e per la salute, ma anche alla sostenibilità ambientale e alla volontà di difendere e valorizzare l’economia e l’occupazione del proprio territorio. L’83% degli italiani considera l’acquisto di prodotti alimentari, direttamente nei mercati degli agricoltori, sicuro con una percentuale che è superiore del 23% rispetto ai supermercati e del 15% rispetto al dettaglio tradizionale”.

Non è un caso, quindi, che l’81% degli italiani, se fosse libero di scegliere, preferirebbe comperare la frutta direttamente dagli agricoltori e l’88% degli italiani vorrebbe avere un mercato vicino a casa per avere più possibilità di scelta ed acquisto.

“I mercati degli agricoltori vengono scelti per trovare prodotti locali del territorio, cosiddetti a chilometro zero – aggiunge Antonio maria ciri, direttore di Coldiretti Treviso - , messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto della stagionalità dei prodotti in alternativa ai cibi che devono percorrere lunghe distanze con le emissioni in atmosfera dovute alla combustione di benzina e gasolio. Gli effetti positivi per i consumatori si fanno sentire anche sugli sprechi che vengono ridotti per la maggiore freschezza della frutta e verdura in vendita che dura anche una settimana in più, non dovendo rimanere per tanto tempo in viaggio”. Oltre a ciò nei mercati dei contadini trevigiani è possibile trovare specialità del passato a rischio di estinzione che sono state salvate grazie all’importante azione di recupero degli agricoltori e che non trovano spazi nei normali canali di vendita dove prevalgono rigidi criteri dettati dalla necessità di standardizzazione e di grandi quantità offerte.


Luca Pinzi

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