FATTI E PERSONE
Numeri lusinghieri per le industrie dolciaria e della pasta italiane nel 2015, con un +0,2% in volume e +2.6% in valore per la prima e un +3% in valore per la seconda (ma con volumi a -5,1%). E Aidepi riconferma Paolo Barilla al vertice

Sono numeri decisamente positivi quelli che Aidepi, l’Associazione dell’industria del dolce e della pasta italiane, ha reso pubblici a conclusione della sua assemblea a Milano: nel 2015 l’industria dolciaria italiana ha immesso sul mercato 2.008.600 tonnellate di prodotti, con una crescita dello 0,2% anno su anno, per un controvalore di 13.880 milioni di euro, in crescita del 2,6%. I dati confermano così una tendenza produttiva virtuosa che dura da circa dieci anni, mentre sul versante della pasta, nel 2015 ne sono state prodotte 3.246.490 tonnellate, il 5,1% in meno rispetto alle 3.421.764 del 2014, ma in compenso il valore prodotto è arrivato a 4,74 miliardi di euro, con una crescita del 3% su base annua.
Entrambi i settori hanno, comprensibilmente, una spiccata propensione alle esportazioni, dato che rispettivamente il 46% e il 56% della produzione dei due comparti varcano i confini nazionali. E dato che squadra che vince, evidentemente, non si cambia, Paolo Barilla è stato riconfermato Presidente dell’associazione di categoria. “La nostra associazione - ha dichiarato Barilla - ha un patrimonio di una ricchezza e diversità straordinaria, che si contraddistingue per un continuo dialogo tra grandi multinazionali straniere operanti nel nostro Paese e piccole realtà italiane, con l’obiettivo di migliorare continuamente la sicurezza alimentare e promuovere lo sviluppo delle imprese. Il settore alimentare è strategico per l’Italia e deve essere visto sia come attrattivo per i grandi gruppi stranieri, sia come trampolino di lancio per le imprese italiane che mirano a crescere, anche all’estero”. (www.winenews.it)



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