EVENTI
Quando “nutrirsi di cultura” si chiama... Corrado Cagli. Vive nell’Arazzeria ad Asti.



“Corrado Cagli. Attualità per il tempo della continuità” - Palazzo Mazzetti - Asti, 15 ottobre - 4 dicembre 2016

Ogni volta che penso all’arte mi viene in mente quello -sgarbiniano- “nutritevi di cultura” e sorrido.

Condivido, anche l’occhio e la mente vanno nutriti e a questo ci pensano gli artisti che hanno come vassoio la tavolozza e la tela è la tavola imbandita su cui piatti, posate, frutta, ortaggi e ogni altro cibo prelibato o umile fa sfoggio di colori! Peccato che manchino i sapori e gli odori a convincerci ad afferrali e gustarli.

Se Bottura cucina come un -tecnico- il “Bollito non bollito”, Crippa adora cucinare con i fiori.

Alajmo spreme pasta sui piatti, come fossero tubetti di colori e Cannavacciuolo mostra un cipiglio da vere...cucine da incubo. Cracco sgranocchia patatine come spot in attesa di sgranocchiare cavallette e Vissani resta... con le mani in pasta.

E io che sono in bilico tra riprendere i pennelli o cucinare manicaretti per gli amici, che faccio?

Un classico colpo alla botte...piena di Spumante astigiano, una al cerchio di Palazzo Mazzetti ad Asti... in cui ormai mi sono ”infiltrata clandestinamente”, e complici le stupende mostre che si susseguono, eccomi ancora ad un appuntamento con quella che amo definire: “La tavolozza della gastronomia”, dove le tavole imbandite sono proposte su tela, con i pennelli.

Un ritorno di fiamma? Un ritorno alla giovinezza, ai ricordi del vivere tra tele e pennelli?

Chissà? Dove finisce l’arte della cucina e inizia quella dei pennelli è difficile stabilirlo: l’arte e arte, qualunque sia.

In fondo le tele dipinte sono le “fotografie” di quando non c’erano le macchine fotografiche!

La differenza tra una riproduzione fotografica, pittorica o la creazione di coreografici piatti composti da chef, sta nella sostanza: due le vedi con gli occhi, l’altra con il piacere di gustarla.

Entrambe possono piacere o non piacere. Possono avere grandi firme o di anonimi, magari sono opere barattate per un piatto di pasta e ceci, come quel genio artistico di Ligabue!

Ma ora voglio presentarvi l’artista che ha riportato spazi gastronomici sulla tela.

Siamo a Palazzo Mazzetti, ad Asti e nella splendida cornice delle sale Settecentesche l’ospite che espone dal 15 ottobre, al 4 dicembre è Corrado Cagli con la mostra “Corrado Cagli. Attualità per il tempo della continuità”, a cura di Angelo Calabrese, Francesco Muzzi e Giuseppe Briguglio. Promossa da Fondazione Palazzo Mazzetti, Città di Asti, con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, realizzata in collaborazione con l’Archivio Cagli di Roma e il patrocinio di Regione Piemonte e Provincia di Asti.

La mostra ripercorre nel tempo, l’arte di questo grande artista, fantasioso promotore della cultura e grande intellettuale del ‘900. Nato ad Ancona nel 1910 negli ultimi anni visse a Roma sino alla sua morte nel 1976.

Cosa lo lega alla nostra città sono le sue opere che nell’Arazzeria Scassa dal 1960 al 1976 vennero trasformate in arazzi per le grandi navi transoceaniche come i transatlantici Leonardo da Vinci e Michelangelo e la turbonave Raffaello, in rotta verso l’America. Navi come vere e proprie gallerie d’arte galleggianti.

Intellettuale, precursore dei tempi diventerà uno tra i più famosi pittori del mondo.

Le sue opere sono esposte nelle più prestigiose galleria d’Italia e in musei come la Galleria degli Uffizi e il Museo del Novecento di Firenze, la Galleria d’Arte Moderna e Palazzo delle Esposizioni di Roma e la Galleria Civica Pontificia della Città del Vaticano.

Negli Stati Uniti d’America: New York, San Francisco, Los Angeles, Chicago, Washington. In Europa: Parigi (Francia), Londra (Gran Bretagna), Atene (Grecia), Göttingen (Germania), Mosca (Russia). Nel mondo: San Paolo (Brasile), Eilat (Istraele), Johannesburg (Sudafrica), e in altre località.


Bella questa immagine che è il simbolo del cibo per eccellenza! Il primo cibo dell’uomo.

Molto scenografiche le sale che espongono opere che visibilmente delineano il profilo intimo dell’artista in ogni sua metamorfosi.

Un susseguirsi di pitture dall’intenso calore scaturito dall’anima di questo caleidoscopico Maestro d’arte, creano nel visitatore emozioni intense, capaci di coinvolgerlo emotivamente inducendolo a soffermarsi in ammirazione.

In ogni opera si manifesta con forza la personalità del Cagli artista e del Cagli uomo. Ogni particolare riflette l’anima dell’artista e le immagini si fondono con il tempo scomponendo i pensieri.



Ogni cosa è distesa su panni colorati, quasi a voler definire un messaggio celato tra le pieghe accartocciate su cui riposano pesci e frutti.

Un vaso di fiori, un contadino intento al lavoro nei campi, ma anche paesaggi e figure umane e mitologiche, sculture e strane forme e colori.

In ogni opera è racchiusa l’anima dell’artista e sta al visitatore scoprirne l’essenza.

Indubbiamente una mostra da vedere, soffermandosi a meditare.


1 e 2) opere del Maestro Cagli / 3)Un giusto modo per ringraziare lo staff, sempre cordiale e attento ad ogni esigenza del pubblico, in fondo senza il personale addetto alle visite non esisterebbero i musei!

Asti ha quindi il vanto di essere la culla in cui nascono le opere di Corrado Cagli trasformate in arazzi nelle stanze dell’antica Certosa di Valmanera.

L’Antico monastero di San Giacomo di Vallombrosa in Valmanera ad Asti, situato nel Borgo di San Pietro e nel Parco Comunale della Certosa, meglio noto come Certosa di Valmanera è un complesso fondato nel 1039 da San Giovanni Gualberto e appartenuto ai monaci vallombrosiani (della regola dei benedettini) che portava il saio grigio scuro. Nel XVI secolo l’abito divenne bianco e in seguito nero.

Del passaggio ai monaci certosini se ne ha notizia intorno al 1391.

Nel corso dei secoli venne più volte occupato dalle truppe spagnole e dai francesi, confiscato da Napoleone nel 1801, la chiesa venne saccheggiata e trafugati i beni e i preziosi ornamenti.

Ora sconsacrato e di proprietà privata, della primitiva Certosa non rimase che una parte del loggiato. In parte è stato adibito ad asilo, scuola di ballo, ambulatori medici e in parte è sede del laboratorio di restauri noto in tutto il mondo come “Arazzeria Scassa” che presentava una stupenda collezione di arazzi. Recentemente è stato spostato in altra sede nel centro cittadino.

Gli arazzi sono “opere d’arte tessile”, eseguiti su grandi telai e destinati a rivestire le pareti, come una sorta di tappezzeria pregiata. Riproducevano su tessuto opere di pittori famosi, tra cui Dalì, Casorati, Matisse, Guttuso, Kandinsky, Mirò, Ernst, De Chirico e Cagli.

Annesso al museo degli Arazzi vi sono i laboratori per la tintura delle lane, e il laboratorio per gli artisti.

Tra le sue opere, ricordiamo i pannelli alti quattro metri, esposti nel 1935 al Palazzo delle Esposizioni di Roma, raffiguranti la bonifica dell’Agro Pontino, o il volo degli uccelli progettato per la nave Leonardo da Vinci.

In occasione della mostra, l’Archivio Cagli di Roma, il Commendator Francesco Muzzi, ha donato al museo l’opera Doña Caetano, del 1973.

L’Archivio Corrado Cagli ha sede a Roma. Custodisce foto, testi, documenti e organizza eventi espositivi con le opere del Maestro.

Palazzo Mazzetti, ad Asti è considerato uno dei più importanti centri d’arte del Piemonte, per le numerose mostre e la bellezza delle stanze Settecentesche, per i convegni e le conferenze.

Ma di questo gioiello barocco ve ne ho già parlato, ora tocca a voi visitarlo e visitare la mostra di Cagli e le altre mostre collaterali.

Info tel.0141530403 - info@palazzomazzetti.it - www.palazzomazzetti.it

E per finire vi lascio con le immagini degli ospiti e del brindisi finale.


1) Il dott. Rocco direttore di Palazzo Mazzetti, il prof. Calabrese, il dott. Maggiora, Giuseppe Briguglio con il figlio, il Comm. Muzzi e il dott. Ferrero consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti

E se venite nella mia città, non scordatevi la buona cucina e il buon vino! E come souvenir... salumi, formaggi, vini e tanto altro!

testo Alexander Màscàl - foto Matteo Saraggi e Alexander Màscàl - ASA


ASA Press / Le notizie di oggi