AZIENDE E PRODOTTI
Riso Italiano da difendere

L’Ente Nazionale Risi invita tutti i Paesi europei produttori di riso – ovvero Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Francia, Romania, Bulgaria e Ungheria – a creare un fronte comune nel confronto con l’Unione Europea.

L’attuale posizione italiana, infatti, è quella di richiedere l’immediato ripristino dei dazi alle importazioni di riso da Cambogia e Myanmar, aboliti nel 2009, per evitare che il settore interno subisca una crisi senza precedenti.

L’emergenza è determinata dal record delle importazioni comunitarie di riso lavorato “Indica” nella campagna 2015/2016 e dalla riduzione delle esportazioni comunitarie.

Per non mettere in crisi dunque la produzione di riso interna, nel 2015 l’Unione Europa aveva raccomandato al governo cambogiano di stabilizzare i volumi dell’export di riso verso l’Europa, ma la promessa è stata totalmente disattesa, tanto che la Commissione europea ha nuovamente inviato una sua delegazione in Cambogia lo scorso luglio, senza però ottenere alcun risultato. Si spera che il prossimo incontro, previsto per gennaio a Milano, dia buoni risultati, a tutela dell’eccellente produzione nostrana.

Costituito nel 1931, l’Ente Nazionale Risi ha il compito della promozione e dell’informazione affinché l’immagine del riso sia sempre nitida agli occhi del consumatore e possa radicarsi saldamente e stabilmente nella cultura popolare. Per adempiere ai propri scopi istitutivi l’Ente Nazionale Risi svolge una intensa attività mirante alla tutela del settore risicolo: promuove il riso “made in Italy” con campagne d’informazione e concorsi, fornisce assistenza tecnica e servizio analisi e conduce azioni volte al miglioramento della produzione. L’Ente attua anche il controllo di tutta la commercializzazione del riso italiano stilando annualmente bilanci preventivi e consuntivi di collocamento che, opportunamente divulgati, costituiscono un valido strumento per l’orientamento della produzione italiana e per ottenerne il collocamento. L’Ente Nazionale Risi è presente in tutte le zone risicole, con sedi ed uffici a Milano, Codigoro (FE), Isola della Scala (VR), Novara, Oristano, Pavia e Vercelli e può contare sulla collaborazione di 80 addetti. Inoltre svolge attività di ricerca e sperimentazione attraverso il proprio Centro Ricerche sul Riso, a Castello d’Agogna, presso Pavia. Presso il Centro Ricerche sul Riso è inoltre presente una collezione del germoplasma in cui sono conservati tutti i risi italiani e non, raccolti da diverse istituzioni pubbliche e private importante sia per lo sviluppo dei programmi di miglioramento genetico sia per la conservazione a salvaguardia della biodiversità.

Patrizia Rognoni - ASA



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