AZIENDE E PRODOTTI
Prosecco Doc, approvato aumento di 3mila ettari superficie vitata

Decisione dell'assemblea dei soci, saranno ripartiti entro il 2017

Via libera della assemblea dei soci del Consorzio del Prosecco Doc a un aumento di 3mila ettari della superficie vitata destinata a Prosecco Doc. L'ok è arrivato oggi al termine dell'assemblea che ha approvato anche il bilancio consuntivo 2015 e il bilancio previsionale 2016. Il blocco degli impianti viene mantenuto, ma il tetto viene innalzato da 20.250 (attualmente 16.500 al Veneto e 3.750 al FVG) a 23.250 ettari complessivi. I tremila ettari in più di vigneto entro il 2017 verranno ripartiti proporzionalmente tra Veneto e Friuli Venezia Giulia per un incremento della produzione, considerando anche il recupero dei 2000 ettari mancanti che non hanno ancora raggiunto il potenziale massimo, di circa 500.000 ettolitri, pronti a invadere il mercato nazionale ed estero, dove la domanda di Prosecco Doc si mantiene forte e in crescita.

"Un risultato particolarmente apprezzabile e per nulla scontato fino a poco fa, ma non ci si è arrivati senza impegno - spiega il presidente Zanette - Nei mesi scorsi abbiamo convocato riunioni, tavoli e conferenze con le istituzioni e tutti gli attori della filiera per condividere i ragionamenti sui temi all'esame sui quali urgeva trovare le migliori soluzioni possibili". "Di questi 3000 ettari - prosegue Zanette - metà verranno riservati ai produttori storici utilizzando un algoritmo applicato a partire dal basso. Gli altri 1500 ettari verranno distribuiti con criteri di assegnazione che favoriranno i giovani e privilegeranno le produzioni Biologiche. Ciò a conferma della direzione intrapresa dal Consorzio a favore della sostenibilità ambientale".

Le indagini di mercato commissionate dal Consorzio al Cirve e a Nomisma rivelano che fino al 2021 il mondo degli spumanti in genere, a livello globale, dovrebbe confermare un trend positivo di crescita che oscilla tra il 5 e il 7 %. Anche se il Prosecco in questi ultimi anni sta viaggiando a tassi di oltre il doppio (+ 18,9% nel 2015) si è deciso di adottare con criterio prudenziale il + 5% annuo per i prossimi tre anni. "Ciò dovrebbe comportare nel prossimo triennio - conclude Zanette - un aumento della produzione pari al 15%. Auspichiamo che tale provvedimento, garantendo ai buyer la necessaria stabilità di mercato, favorisca gli scambi, soprattutto quelli internazionali". (www.askanews.it)

 



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